giovedì 10 febbraio 2011

Convergenze artistiche



Il contenuto di alcuni recenti post ha sollevato le perplessità di qualche utente, che vi avrebbe ravvisato un eccesso di perfidia, giungendo finanche ad ipotizzare che essi fossero indirizzati a colpire qualcuno in particolare.
Ribadisco, per l'ennesima volta, che l'ironia e la satira non possono essere impiantate su basi buoniste, altrimenti si svuoterebbero del carattere arguto e dissacratorio che le distingue dal mero chiacchiericcio da sacrestia; altro discorso è, invece, la modulazione della cattiveria, ma sono sicurissimo di non aver esagerato.
Smentisco, comunque, qualsiasi riferimento alla persona cui alludete e sappiate che io dico sempre la verità. Anche a costo di mentire.
E, tuttavia, non potendo fare a meno di notare come il presunto (e sottolineo presunto!) bersaglio dei miei post venga comunemente accreditato di immacolato candore per via dei suoi atteggiamenti tanto riservati e dei suoi profondi silenzi, vi dico semplicemente, confratelli sauri e simpatizzanti tutti, che molte cose possono esserci dietro il silenzio. E non necessariamente gli innocenti.

Le considerazioni di cui sopra mi hanno ricordato una canzone (chiamiamola così) che ha partecipato ad una parodia di Amici: si trattava del reality show Andate a lavorare, trasmesso da RadioDue nell'ambito de Il ruggito del coniglio, ove aspiranti cantanti dai pittoreschi nomi (in realtà ottimi artisti) venivano incentivati ad abbandonare la musica leggera per dedicarsi ad attività manuali. Mi sembrava pressoché impossibile reperire qualcosa su YouTube e invece, come qualche volta umanamente accade, mi sbagliavo. Mi pregio dunque di presentare ai miei garbati contestatori una convergenza artistica che, in questo caso, è addirittura doppia: sia per il nome d'arte della cantante (Gatta Morta), che per il contenuto del brano proposto (Candore). Buon divertimento e tenete sempre presente che io non odio nessuno (al massimo disprezzo qualcuno)!

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