venerdì 2 marzo 2012

Palinsesti televisivi sauri


Ritorna, a grandissima richiesta, la fiction più amata dal popolo sauro!


Trama

Certe leggerezze commesse in gioventù, possono presentare un conto amaro negli anni a venire: Don Giampiero festeggiò la sua ordinazione sacerdotale ingurgitando duecentododici maxi-pizze che dimenticò di pagare; a distanza di un decennio dall'evento, in seguito alla causa promossa dal fornitore non saldato, il suo debito, comprensivo di interessi legali e rivalutazione monetaria, viene quantificato in 50.000 Euro o, in alternativa, nella requisizione della casa canonica che lo ospita fisicamente. Casa che il creditore di Don Giampiero, qualora non rientri in possesso del denaro dovutogli, vorrebbe trasformare in una ben più redditizia casa chiusa.
L'immorale prospettiva è eccessivamente mortificante per Don Giampiero, che si opporrà con tutte le energie al losco disegno, avendo sempre combattuto (non si sa se per motivi vocazionali o per inibizioni mai superate) l'amore mercenario: egli, infatti, ricorda ancora quando, da neopatentato, trascorreva le notti a scorrazzare con qualche amico per Via Nazionale Pentimele e osservava con una certa diffidenza quelle signore e/o signorine che presidiavano i marciapiedi della zona e segnalavano la propria presenza tramite un falò; anzi poteva anche capitare che i suoi amici - dopo averle adeguatamente remunerate - trovassero transitorio calore fra le braccia di quelle signore e/o signorine, mentre egli - nell'attesa che i suoi sodali finissero di giovarsi di tale forma alternativa di energia termica - si accontentava del calore proveniente dal falò, che alimentava con ogni sorta di materiale combustibile non appena accennava a smorzarsi.
Comunque, preso atto della situazione di estrema emergenza, Don Giampiero convoca immediatamente l'unità di crisi (cosiddetta in quanto costituita da soggetti che si trovano in perenne stato di crisi fin dalla nascita), che è composta dallo stesso Don Giampiero, dal viceparroco Don Enrico e dal gretto Michele (v. foto sottostanti).


I tre membri concordano che, per rientrare dei 50.000 Euro, è necessario scuotere il cuore (ma soprattutto  le tasche) dei parrocchiani, e, su proposta del gretto Michele, decidono di ricorrere all'escamotage che maggiormente fa presa sui fedeli del luogo, specialmente quelli più anziani, ossia le lotterie istantanee. Il gretto Michele, infatti, si fa patrocinatore delle Estrazioni del Lutto, tramite le quali sorteggerà i nominativi di 500 parrocchiani ultraottantenni cui richiedere un anticipo di € 500,00 per le esequie che di lì a pochi anni la parrocchia dovrebbe celebrargli.
L'iniziativa, però, non riscuoterà il successo sperato...

In esclusiva sulla TV Saura il nuovo episodio di Don Giampiero

  

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3 Commenti:

Alle 2 marzo 2012 alle ore 17:38 , Anonymous Alessia ha detto...

Non conosco di persona i protagonisti però le loro espressioni sono già un programma. Se ci metti pure un maresciallo dei carabinieri è meglio dell'originale. Ciao.

 
Alle 3 marzo 2012 alle ore 18:33 , Anonymous Allupatus '78 ha detto...

Ammazza che sagome! Fanno piscià pe le risate solo a vedelli!!!!

 
Alle 3 marzo 2012 alle ore 18:41 , Blogger lillo ha detto...

Per Alessia:

Ironizzare sull'Arma non mi viene troppo spontaneo: mio papà era carabiniere.

 

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