La voce del popolo
Tanti lettori (soprattutto extra Loreto) ci chiedono il perché della latitanza di post riguardanti Vincenzo (v. foto). Ci ripetiamo ulteriormente: il buon Vincenzo è attualmente succube di un regime lavorativo e familiare che ne limita fortemente le pubbliche sortite (anche se un'imprevista convalescenza della moglie nel paese natio potrebbe restituircelo per una decina di giorni). Quel che possiamo fare, giusto per venire incontro alle numerose richieste, è proporre il resoconto del nostro ultimo brevissimo incontro (risalente, ormai, ad una tarda mattinata di quasi due mesi addietro) col soggetto di cui trattasi. Questi, in procinto di smontare dal lavoro, veniva sollecitato dai colleghi a rispondere su tematiche riguardanti la sua sfera più intima ed anche il sottoscritto, ovviamente, non poteva perdere l'occasione per inserirsi nel trasgressivo contesto con qualche mirato intervento.
Vincenzo, qual è il posto più strano dove ti è capitato di fare l'amore?
Su un prato.
Non capiamo dove sia l'anomalia: fare l'amore su un prato è ancora ritenuto normale...
Sì, è normale se non vieni travolto da un gregge di pecore.
Cosa ti è successo di preciso?
Insomma, ero là che cercavo di fare un dovere prematrimoniale con la mia attuale signora, entrambi distesi su un'ampia tovaglia da mare, quando all'improvviso sentiamo un frastuono bestiale: un gregge di pecore, non guidato da pastore alcuno, stava puntando dritto su di noi.
E come avete reagito?
Ci siamo subito alzati, senza avere nemmeno il tempo di rivestirci, e ci siamo messi al riparo di un albero. E meno male che abbiamo avuto questa prontezza di spirito: quelle pecore infami hanno calpestato ripetutamente la nostra tovaglia da mare.
Ma scusa Vincenzo: abbiamo capito male o queste pecore vi hanno visto completamente svestiti?
Avete capito bene.
E dicci: come ha reagito il gregge, nel suo complesso, dinanzi alla visione della vostra versione adamitica?
Quasi normalmente.
Cosa intendi per "quasi normalmente"?
Che le pecore più grandi belavano regolarmente; gli agnellini, invece, sembrava che piangessero.
Non possiamo dargli torto: anzi gli siamo solidali. E cosa ne è stato della tovaglia che, soltanto in virtù di questo inopinato intervento ovino, non ha registrato la peccaminosa consumazione del vostro atto impuro?
L'ho arrotolata e l'ho rimessa nella borsa; quindi, appena rientrati a casa, prima ci ho spruzzato sopra un bel po' di DDT e poi l'ho messa in lavatrice.
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