Questo blog è una diretta conseguenza della L. 180/78, meglio nota come Legge Basaglia (graduale chiusura dei manicomi). Essendo uno degli scampati, posso ancora aggirarmi a piede libero sia per le strade della vita reale che per quelle del web. Il blog si propone, soprattutto, un approfondimento ironico su vicende e/o tematiche della zona Loreto Sbarre di Reggio Calabria, nel tentativo (molto difficile) di recuperare un'identità di quartiere che rischia di andare irrimediabilmente perduta.
Etichette: Fuori parrocchia
postato da lillo @ 07:02
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Diciamo che ci è riuscito per parecchio tempo, ma non è stata una cosa difficile neanche per un infimo soggetto come lui data la media intellettiva della maggioranza dei reggini... pardon... rriggitani (ricordo male o era "il sindaco più amato d'Italia" con il 70% ?)
Eppure, mi sento di dire che qualche flebile cambiamento nell'opinione pubblica locale si avverte.
Nel pre-europee, battendo i suoi ultimi colpi di coda, Scopelliti rivendicava ben due meriti principali fra i numerosi altri che si ascrive (ormai quasi in perfetta solitudine): 1) come governatore della Calabria, un consistente rientro dal passivo per la spesa sanitaria, che dovrebbe comportarci un'addizionale regionale più bassa; 2) come sindaco di Reggio Calabria, aver portato la città ai fasti della dolce vita romana.
Circa il primo punto, la sua politica trova un inquietante precedente storico nella famosa tassa sul macinato, tramite la quale l'Italia raggiunse il pareggio di bilancio affamando - letteralmente! - ampissimi strati della sua popolazione. Lui, invece, è riuscito a contenere soltanto il passivo della spesa sanitaria regionale senza eliminare gli sprechi effettivi ma attuando una politica di accorpamenti e drastici tagli a servizi e strutture di cui sarebbe stato capace anche un ragazzo di prima o seconda media improvvisamente asceso al potere. Non è un caso, infatti, se nei seggi allestiti presso le strutture ospedaliere pubbliche e private di Reggio Calabria, Scopelliti ha ricevuto dai degenti soltanto 7 (sette!) voti.
Circa il secondo punto, non mancava di farsi vanto di aver fatto sedere sulle scale dell'arena intitolata al suo mentore Ciccio Franco nientemeno che il condannato ai servizi sociali Lele Mora in coppia con la collezionista di matrimoni mai consumati Valeria Marini, che non sono esattamente Marcello Mastroianni e Anita Ekberg. Tale misfatto doveva già essere sufficiente, di per sé, a determinare l'esclusione di Scopelliti da qualsivoglia contesto socio-politico, ma si sa che Reggio Calabria ha sempre bisogno di troppo tempo prima di far carburare le meningi...
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