lunedì 7 agosto 2017

50 anni di Hit Parade, ovvero come cambia la musica da un decennio all'altro - 1967 - Gli album

 

Al 6° posto della classifica relativa agli album più venduti nel 1967, troviamo - quasi inaspettatamente - Rita Pavone con Ci vuole poco, un lavoro con qualche inedito (compreso il pezzo che dà il titolo all'album) e svariati successi relativamente recenti.
Perché inaspettatamente? Perché la 22.enne Rita ormai vendeva poco, giacché il passaggio dalla fascia teenager a quella adulta (per quanto oggi possa sembrare strano, all'epoca si era adulti già a 20 anni), le precludeva il plauso nonché i conseguenti introiti che le derivavano dal gradimento degli ex teenager suoi coetanei (essendo cresciuti anch'essi, ovviamente); mettiamoci poi la storia d'amore con un cantante molto più grande di lei (Berlusconi non aveva ancora ridisegnato i confini dell'italico pudore) ed ecco serviti tutti gli elementi per un graduale declino. Tuttavia, alla RCA ebbero la geniale pensata di sfruttare lo zoccolo duro degli aficionados, quantificabili intorno ai 100.000, e fecero uscire il materiale inedito soltanto su 33 giri (e gli LP, all'epoca, costavano una cifra importante): in parole povere, se un 45 giri che avesse venduto meno di 200.000 copie sarebbe stato da considerare un fallimento, un LP che fosse riuscito a vendere almeno 60.000 copie avrebbe garantito buoni guadagni.
Inoltre, il pezzo che dà il titolo all'album (e che è la nostra selezione per oggi) fu utilizzato come sigla finale di una trasmissione televisiva intitolata Il Tappabuchi (in quanto realizzata in quattro e quattr'otto, in sostituzione di un'altra che non riuscì ad andare in onda nei tempi previsti), affidata alla conduzione di Corrado (Mantoni) e Raimondo Vianello (che non è propriamente come dire Carlo Conti e Maria De Filippi) e questo contribuì a rendere il brano abbastanza popolare. La musica è del decano Franco Pisano, mentre il testo è firmato da Perretta e Corima (acronimo di Corrado e Riccardo Mantoni).

    

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