L'ex ministro Delrio attacca Salvini ("È un bullo da bar che promette e quando rientra a casa sta zitto") e il primo ministro Conte ("Non va neanche calcolato"). Dimenticando che, da sindaco, amministrò per dieci anni Reggio Emilia senza accorgersi di farlo a braccetto con la malavita di Cutro (ove andò anche in tournée per accattivarsi quasi 20.000 voti utili ai fini di un'agevole riconferma del mandato) e da ministro perorò più la causa Benetton che quella della sicurezza stradale, evitando, ovviamente, di farsi vedere in giro dopo la tragedia del Ponte Morandi. Insomma, da Delrio a Delirio è solamente una vocale.
Questo blog è una diretta conseguenza della L. 180/78, meglio nota come Legge Basaglia (graduale chiusura dei manicomi). Essendo uno degli scampati, posso ancora aggirarmi a piede libero sia per le strade della vita reale che per quelle del web. Il blog si propone, soprattutto, un approfondimento ironico su vicende e/o tematiche della zona Loreto Sbarre di Reggio Calabria, nel tentativo (molto difficile) di recuperare un'identità di quartiere che rischia di andare irrimediabilmente perduta.
martedì 4 giugno 2019
Attacchi
L'ex ministro Delrio attacca Salvini ("È un bullo da bar che promette e quando rientra a casa sta zitto") e il primo ministro Conte ("Non va neanche calcolato"). Dimenticando che, da sindaco, amministrò per dieci anni Reggio Emilia senza accorgersi di farlo a braccetto con la malavita di Cutro (ove andò anche in tournée per accattivarsi quasi 20.000 voti utili ai fini di un'agevole riconferma del mandato) e da ministro perorò più la causa Benetton che quella della sicurezza stradale, evitando, ovviamente, di farsi vedere in giro dopo la tragedia del Ponte Morandi. Insomma, da Delrio a Delirio è solamente una vocale.

Nessun commento:
Posta un commento