Sogni sauri proibiti - La nazionale femminile di calcio
In questi ultimi giorni, abbiamo avuto modo di vedere come la nazionale femminile di calcio abbia notevolmente risollevato gli ascolti televisivi in un periodo fisiologicamente destinato al calo di spettatori. Anche il buon Giampiero ha dato il suo fattivo contributo al sorprendente share, sia pur corredando la sua attenzione al nuovo fenomeno sportivo con qualche atipico pensiero accessorio.
Quando il calcio dei maschietti
non dà più soddisfazione,
è normale ch'io mi getti
sul muliebre pallone:
non disdegnerei un domani
col portiere, la Giuliani;
mi consumerei i calcagni
stando dietro ad Alia Guagni;
fossi innanzi a Sara Gama,
sbaverei a guisa di lama
e gli istinti miei più maschi
donerei alla Bergamaschi;
con la Galli, ve lo avallo,
di sicuro farei il gallo;
avrei i miei ritorni in gioia
frequentando la Cernoia;
orienterei sulla Giacinti
i miei pensieri più discinti
e mi solletica l'idea
di un flirt con la Bonansea.
Solo una cosa assai mi duol
e la mia mente non l'accetta:
perché, quando fate il gol,
non vi alzate la maglietta?
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