Di sauro in frasca
Questo blog è una diretta conseguenza della L. 180/78, meglio nota come Legge Basaglia (graduale chiusura dei manicomi). Essendo uno degli scampati, posso ancora aggirarmi a piede libero sia per le strade della vita reale che per quelle del web. Il blog si propone, soprattutto, un approfondimento ironico su vicende e/o tematiche della zona Loreto Sbarre di Reggio Calabria, nel tentativo (molto difficile) di recuperare un'identità di quartiere che rischia di andare irrimediabilmente perduta.
2 Commenti:
SEMPRE + LIBERI NOI
La poesia(e diamo per scontato che questa lo sia)se scritta con intenzioni serie e non poniamo per appagare bisogni economici (ma il poeta deve averne altri di lavori)o narcisistici (pulire lo specchio,farsi belli per il re),è buona quando va subito al dunque.Ed è divulgata.Cutugno,per l'Eurofestival del 90,doveva scrivere sì una poesia memorabile ma imporsi con la musica più che con la retorica.Che è una forma di poesia,ricorda il tiepido Salvatori,tiepido con Cutugno,conformista da dopofestival,ma scarsamente empatico con la critica.Strano,per un timido.Quindi,doveva essere un Inno,una filiazione spuria dal cosiddetto Epic Rock,accordi che elevando ti portano dalla loro.Ben altro,dunque,dalla scxonsolata Solo Noi,eseguita al buio nell'80.In un'Europa di diari,di "classe"diciamo,le foglie morte dovevano far corpo e persuadere l'"amica".
Interessante divagazione, ma cosa c'entra con un post che è una semplice comunicazione di servizio?
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