La speranza non costa niente
Spesso ci si lamenta del fatto che il reggino tende, mediamente, ad abbarbicarsi su logori pregiudizi che finiscono per condizionarne negativamente tanto la condotta politica quanto quella sociale. Eppure si può sempre migliorare, come dimostra la presa di posizione di alcuni leghisti reggini (in teoria, un ossimoro vivente) che hanno contestato l'imminente chiusura, da parte dell'attuale giunta comunale di centrosinistra, dello storico mercato di piazza del popolo e - alla faccia dei dogmi del loro mentore Salvini - hanno solidarizzato con il mercante abusivo extracomunitario (!) che, per protesta, ha cercato di darsi fuoco. Certo, in tanti sostengono che l'inedito punto di vista dei leghisti autoctoni nasca soltanto dalla loro naturale avversione all'attuale maggioranza di centrosinistra, però, tutto sommato, sperare in bene non costa nulla.
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