Letture
Qualche settimana fa, durante la pausa pranzo, vengo piacevolmente sorpreso dalla presenza di un bimbo nero di 7 - 8 anni che, in attesa di essere servito assieme ai suoi presumibili genitori adottivi (entrambi bianchi, che chiama mamma e papà), è assorto nella lettura di un albo a fumetti di Fantomius (ormai è difficilissimo incrociare bimbi che leggano fumetti o altro tipo di carta stampata). Fantomius, per chi non lo conoscesse o non lo ricordasse, è il personaggio da cui Paperino, nel lontano 1969, trasse ispirazione per crearsi l'identità segreta di Paperinik dopo essere venuto casualmente in possesso del suo diario segreto. Nel relativamente recente 2012, la Disney italiana ha deciso di puntare proprio su Fantomius per lanciare una nuova serie di storie a fumetti che sono, in pratica, il prequel di Paperinik, con ambientazione nella Paperopoli degli anni '20. Il bimbo, che deve essere dotato di notevole intuito, a un certo punto chiude l'albo e mi si avvicina osservando che, fra i desinanti presenti in quel momento, sono sicuramente l'unico che ne capisce di fumetti e mi chiede se concordo con gli ultimi sviluppi della serie, a suo parere un po' appesantita dall'ingresso di troppi nuovi personaggi riconducibili alla genealogia dell'inventore Archimede Pitagorico. Gli rispondo che concordo con la sua analisi e, al contempo, mi viene spontaneo pensare che il vero "Mondo al contrario" è quello che ha dato i natali al generale Vannacci e a chi lo ha votato.
Etichette: Fuori parrocchia
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