domenica 13 marzo 2011

Top pudency



Settimana dal 06/03 al 12/03

Settimo posto

Noemi Letizia annuncia di aver querelato Ruby. Il motivo è che quest'ultima avrebbe ordito un complotto per rovinarle l'immagine, accusandola ripetutamente di aver fatto sesso con Berlusconi. Insomma, quasi una versione moderna della guerra di Troia.

Sesto posto

A Piedimonte Matese (Caserta) un pensionato compra un loculo e, svariati anni dopo l'acquisto, lo trova occupato da una salma abusiva. Inequivocabile segnale che, qui in Italia, la crisi degli alloggi non risparmia davvero nessuno.

Quinto posto

Supera un’auto in modo non regolamentare e quando i carabinieri di Campodarsego (Padova)  gli contestano la multa, esibisce una carta di circolazione veneta anziché italiana. Certa gente farebbe meglio, piuttosto, a dimostrare di essere in regola con la Bossi-Fini.

Quarto posto

Le auto FIAT sono quelle più soggette a furto. Subito dopo il furto che fanno i concessionari quando le vendono.

Terzo posto

Durante un'intervista, Renzo Bossi (il figliolo prediletto del senatur) è incorso in una clamorosa gaffe: «Ci sarà un nuovo ponte fra l'Italia e l'Australia e quindi troveremo molti canadesi in giro per Varese». La vergogna è che non vi è nessuno, fra i suoi elettori leghisti, che abbia cultura sufficiente per fargli rilevare l'errore. 

Secondo posto

Una romena di 23 anni stabilitasi in Gran Bretagna, che ha avuto il suo primo figlio a 12 anni, è diventata la nonna più giovane del mondo dopo che sua figlia ha partorito all'età di 11 anni. E il tutto è avvenuto senza necessità alcuna di transitare da Arcore o da Palazzo Grazioli.

Primo posto

A Piacenza alcuni volantini inneggiano alla "Mafia spa" e un'emittente radiofonica locale manda in onda spot radiofonici che ricalcano i manifesti, tratteggiando uno Stato che “ti rapina con le tasse” a fronte di un pizzo che “ti costa solo il 20%”. Praticamente una triste riedizione del "Francia o Spagna purché se magna".

Primissimo posto

Il top delle vergogne settimanali spetta di diritto al finto paralitico veneto che percepiva regolarmente la pensione d'invalidità e, a seguito di mirato controllo, è stato sorpreso in un dancing mentre ballava la salsa. La sua giustificazione: "Sono davvero paralitico, però i farmaci che prendo funzionano". Poiché riteniamo che per una tale grettezza d'animo siano davvero poca cosa sia la reclusione che la sanzione pecuniaria, proporremmo che costui fosse obbligato a vivere sulla sedia a rotelle per sperimentare di persona tutti i disagi che attraversano i veri paralitici (mobilità limitata, barriere architettoniche, ecc.) per un periodo di tempo pari a quello in cui ha rubato la pensione.  

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