lunedì 25 luglio 2011

Talvolta è meglio tacere


A quanto pare, è inevitabile che, ogni tanto, qualcuno debba perdere il suo tempo per impiantare sterili polemiche cui il sottoscritto preclude ogni ospitalità, giacché chi le innesca si nasconde dietro un codardo anonimato.  
Mi limito soltanto a evidenziare che gli elementi costitutivi del blog sono ben visibili a tutti, sia nella descrizione del blog medesimo che nelle note per gli utenti (v. spalletta a destra), sicché chiunque si ritenga offeso dalla mia ironia non deve far altro che segnalarmelo personalmente (rintracciarmi non è un problema, come ebbe a profetizzare il buon Renato Zero in una nota hit di fine anni settanta) e provvederò subito alla rimozione di quel che ha causato il suo malcontento; scordatevi, dunque, che io dia seguito a sollecitazioni anonime finalizzate alla rimozione di post “fastidiosi”.
Oggi mi è pervenuto l’acido commento di tal Atena (che non so se sia una nuova lettrice perché, stranamente, riprende temi già trattati da un’altra anonima corrispondente), la quale mi accusa di aver trovato una nuova vittima (Peppineddu) con cui ampliare il ventaglio di sfogo delle mie frustrazioni, con la conseguenza che le mie randellate (virtuali) non sarebbero più inflitte in esclusiva ad una ben precisa coppia del Loreto. Indi, dopo una difesa d’ufficio di certi soggetti cui ormai soltanto le loro madri possono concedere ancora credito (ma non è del tutto scontato), il commento si conclude con una citazione “colta” << È inutile sforzarsi per capire il tuo rancore: come cantava un artista serio e non il Nicola di Bari cui soltanto i poveretti come te possono dare spazio, “non c’è niente da capire”>>.

Ti rispondo di getto (come viene, viene) perché in Estate mi secca stare più di tanto davanti al monitor del p.c.

1) Non c’è un solo post ove io nomini la coppia cui ti riferisci, per cui se ritieni di averla individuata come pretestuosa vittima della mia ironia, è un problema esclusivamente tuo (o vostro) e non mio;

2) Quella su “Peppineddu” è un’ironia amara, ma dubito che una mente limitata come la tua possa arrivarci;

3) Certe coppie i danni se li fanno autonomamente e, di certo, non potrebbe essere la mia ironia ad aggravare il loro patetico precariato sociale. Ti faccio un esempio, immolandomi personalmente alla causa del medesimo: poniamo che io abbia fatto della mia vita una crociata personale contro la pornografia e poi, a un certo punto della mia esistenza stessa, decida di contrarre matrimonio con una pornostar. Ma non con una pornostar pentita, bensì con una pornostar che continui a fare tranquillamente il suo mestiere. Sarebbe inevitabile essere oggetto d’ironia (assolutamente legittima!) da parte di tutte quelle persone già testimoni dei miei precedenti intendimenti di vita. Mi sono spiegato?

4) Non farmi distinzioni idiote fra musica colta e meno colta: se sei in grado di utilizzare lo streaming, vai sul sito di Radio 2 e ascolta la trasmissione “Radio 2 Social Club” (condotta da Luca Barbarossa) del 12/06 u.s.: ci sono ospiti Fiorella Mannoia e proprio Francesco De Gregori, i quali, circa a metà trasmissione, insieme al già citato Luca Barbarossa cantano (guarda caso) proprio “Vagabondo” di Nicola di Bari. Che, peraltro, dalla loro interpretazione esce più che rivalutato.

Stammi bene.

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