Il Sabato sauro del villaggio - Riflessioni su quel che ci accade a nostra insaputa o meno
Backstage sauro sull'evento nuziale più importante dell'anno
Come abbiamo già avuto modo di evidenziare in post molto recenti, il 25/10 u.s. è stato celebrato il matrimonio religioso fra Anna e Roberto. La sobria cerimonia è stata viepiù impreziosita dall'ispirata omelia di Don Giuseppe ed è stata sinceramente partecipata, nonostante il giorno feriale, da buona parte della comunità. Numerosa e composta è stata anche la presenza dei bimbi dell'ACR, che, in un mix di affetto e di curiosità, hanno cassato la scuola pur di essere vicini ai loro nubendi educatori. Qualche solone della piazza ha eccepito sulla defezione scolastica dei fanciulli, ritenendo che - in fondo - si trattava soltanto di un matrimonio normale e non di un matrimonio principesco. La pretestuosa distinzione è stata, in realtà, il miglior augurio involontario che questi solerti pedanti potessero formulare agli sposi: la normalità, infatti, è senz'altro l'auspicio più favorevole in un momento storico che trova il suo fondamento nella più assoluta sregolatezza, dalla quale scaturiscono quei disagi economici, politici e sociali di cui siamo tutti tristi testimoni (ci torna curiosamente alla memoria quanto cantava Lucio Dalla nel 1977: "Ma un'impresa eccezionale,/dammi retta, è essere normale"). Eppure, a pensarci bene, qualche riverbero da matrimonio principesco non ci è stato negato: così come le nozze fra William e Kate hanno conferito ammirata visibilità a Pippa Middleton, la sorella della sposa, in questa contingenza nuziale è stata la signorina Domenica, sorella di Anna, a rifulgere di luce propria (v. foto seguente).
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Chi conosce personalmente il proprietario del blog, sa bene come costui si diletti a monitorare le varie fenomenologie del Loreto tramite mirati sondaggi. Nella scorsa Primavera, per esempio, abbiamo chiesto a quei soggetti maschili del Loreto avulsi da legami sentimentali, quale donna, fra quelle che frequentano la stessa piazza, potrebbe essere individuata come ideale modello di sposa. Ebbene, le preferenze espresse hanno riguardato soltanto due donne: il 78% degli intervistati ha indicato Anna, mentre il restante 22% si è orientato (per via di un'anagrafe più giovane, supponiamo) su sua sorella Domenica.
Da notare che, qui in Italia, ogni periodo a cavallo di due decenni ha sempre registrato l'exploit di due sorelle: fra i 60 e i 70 abbiamo avuto Alice ed Ellen Kessler, fra i 70 e gli 80 Loretta e Daniela Goggi, fra gli 80 e i 90 Milly e Gabriella Carlucci, fra il 90 e il 2000 Cristina e Benedetta Parodi, mentre adesso sembra essere giunto il turno di Anna e Domenica e solo il tempo dirà se si tratta di un regresso o meno.
Per completezza di cronaca, precisiamo di aver condotto anche un sondaggio circa le donne del Loreto che nessun soggetto umano di sesso maschile dovrebbe mai permettersi di portare all'altare, e pure in questa circostanza son venuti fuori soltanto due nomi, che, ovviamente, per questioni di delicatezza, non faremo. Ci limitiamo soltanto a precisare che la più votata (56%) non possiede un cane, mentre la meno votata (44%) sì.
Da notare che, qui in Italia, ogni periodo a cavallo di due decenni ha sempre registrato l'exploit di due sorelle: fra i 60 e i 70 abbiamo avuto Alice ed Ellen Kessler, fra i 70 e gli 80 Loretta e Daniela Goggi, fra gli 80 e i 90 Milly e Gabriella Carlucci, fra il 90 e il 2000 Cristina e Benedetta Parodi, mentre adesso sembra essere giunto il turno di Anna e Domenica e solo il tempo dirà se si tratta di un regresso o meno.
Per completezza di cronaca, precisiamo di aver condotto anche un sondaggio circa le donne del Loreto che nessun soggetto umano di sesso maschile dovrebbe mai permettersi di portare all'altare, e pure in questa circostanza son venuti fuori soltanto due nomi, che, ovviamente, per questioni di delicatezza, non faremo. Ci limitiamo soltanto a precisare che la più votata (56%) non possiede un cane, mentre la meno votata (44%) sì.
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Sull'appassionata omelia di Don Giuseppe, cui abbiamo accennato sopra, ha gravato, in minima parte, il carisma di due personaggi che hanno lasciato un profondo segno nella storia del costume italico degli ultimi decenni: Gianni Morandi (foto sotto a sinistra) e Giampiero (foto sotto a destra).
Di Gianni Morandi sono stati ripresi alcuni versi di Grazie a tutti, il cui testo è quasi una metafora del cammino che ha portato Roberto e Anna a giurarsi eterna fedeltà dinanzi a un ministro di Dio; di Giampiero, invece, è stato colto il suggerimento finalizzato alla citazione di un importante passo del Vangelo di Matteo, ossia, sintetizzandone il contenuto: la famiglia che non ha fondamenta solide viene giù come una casa fatiscente ed è priva della capacità di attraversare la storia, mentre quest'ultima possibilità è sicuramente concessa a quelle famiglie costruite come casa su una roccia. Personalmente, però, fossimo al posto di Giampiero, più che alla casa sulla roccia guarderemmo alla spada nella roccia: date le sue precarie condizioni psicosociali, infatti, un aiuto del Mago Merlino non sarebbe assolutamente da disprezzare.
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Un'assemblea così numerosa non poteva escludere, com'era prevedibile, qualche partecipazione folkloristica: infatti, alla cerimonia nuziale è intervenuto anche un agglomerato familiare cinofilo, della cui presenza tanto il sottoscritto quanto la maggioranza di coloro che frequentano il Loreto avrebbero volentieri fatto a meno. Purtroppo, il solo fatto di essere tesserati della locale Azione Cattolica e di concorrere - non si sa quanto volentieri - al regalo che i singoli gruppi di appartenenza sono soliti fare ai consociati che convolano a nozze, viene sovente vissuto da certuni come una sorta di ticket che li autorizza ad assistere al matrimonio, anche se - salvo catarsi recenti di cui non siamo a conoscenza - abbiano con gli sposi un rapporto personale addirittura inferiore alla formalità. Ci ha fatto sorridere, comunque, quanto dichiarato da una delle componenti di quest'agglomerato familiare cinofilo, la quale si è lasciata sfuggire che, in una circostanza così solenne, anche lei si sentirebbe uguale ad Anna: evidentemente la poveretta vive in una casa senza specchi.
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Oltre al rito religioso, abbiamo apprezzato tantissimo anche il pranzo nuziale, la cui unica pecca è stata quella di cominciare con un certo ritardo. Tuttavia, in attesa delle saporite portate, abbiamo piacevolmente ingannato il tempo portando a termine il sondaggio su cui vi relazioneremo di seguito. Anzi, abbiamo pensato che, d'ora in avanti, cercheremo di concludere ogni editoriale del Sabato (che spesso - anche per colpa nostra - devia dal percorso umoristico su cui vorremmo incanalarlo) con un sondaggio sauro.
Nella circostanza abbiamo chiesto agli intervistati (fra cui anche la sposa e la di lei sorella), se è più facile che l'Italia (foto sotto a sinistra) esca fuori dalla sua attuale crisi economica o se è più facile che Giampiero (foto sotto a destra) esca fuori dalla sua perenne crisi di donne.
E questi sono stati gli esiti del sondaggio, dopo la raccolta di ben 50 opinioni: per l'82% degli intervistati, l'Italia - nonostante la sua corrente condizione - ha più possibilità di risollevarsi rispetto a Giampiero, cui soltanto il 18% degli interpellati concede ancora una certa fiducia.
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