mercoledì 18 gennaio 2012

Tragedia (reale) in due battute - I disegni del destino



PERSONAGGI:

VINCENZO (a sinistra nella foto)
MICHELE   (a destra nella foto)


La scena si svolge, in una tarda serata invernale, dinanzi alla pizzeria situata proprio di fronte alla piazza del Loreto. I due personaggi, in attesa che le loro ordinazioni siano evase, s'intrattengono discettando (eufemismo) circa il loro primordiale approccio con il sesso. Poiché il dialogo originale era assolutamente irriferibile, è stato volutamente (e opportunamente) convertito a più dignitosa forma colloquiale, salvaguardandone tanto lo spirito quanto la (involontaria) battuta conclusiva.

VINCENZO - Io il primo impatto con una donna nuda l'ho avuto nei bagni della scuola media!

MICHELE - Addirittura? Così piccolo? E che schifezza di femmine frequentavano la scuola media di Motta San Giovanni?

VINCENZO - No! Che hai capito? Era il disegno di una donna nuda sui muri del bagno!

MICHELE - Ah, un disegno! Allora va bene: qualche disegno scostumato c'era anche nei bagni della mia scuola media.

VINCENZO - Però per la verità quel disegno, più che turbarmi, mi aveva impressionato negativamente: la parte intima della donna, infatti, mi pareva qualcosa di talmente mostruoso da farmi pensare che non ne avrei mai avuto il coraggio di vederne una dal vivo. Poi, invece, le prime esperienze sessuali ti fanno cambiare completamente idea!

MICHELE - E che ne so? Io sono rimasto ancora al disegno!

(Sipario)  

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