sabato 11 febbraio 2012

Il Sabato sauro del villaggio - Riflessioni su quel che ci accade a nostra insaputa o meno



Dolori


Ci sono strascichi post influenzali davvero fastidiosi: la ripresa è lenta, perché i dolori intercostali e quelli delle ossa non consentono un adeguato riposo notturno, tanto che, in certi momenti, il letto stesso dispensa più supplizio che ristoro. Avviene, così, che anche la mente decida di allinearsi alla transitoria sofferenza fisica e richiami ricordi particolarmente dolorosi: e in tale contesto, inevitabilmente, non può che riemergere la triste vicenda di vita di Gesualdo, con tutti i suoi interrogativi a corredo ancora irrisolti. Come toglierci il dubbio di non essere stati troppo superficiali nel sottovalutare i suoi repentini sbalzi d'umore? Ci sono venute in mente le due foto soprastanti, scattate nel Settembre del 2008, a pochissimi secondi di distanza l'una dall'altra, subito dopo il matrimonio di Antonio e Valentina, dalla quale fu scelto per testimone: nella prima c'è il Gesualdo ridondante ed eccessivo che sa di essere sotto i riflettori; nella seconda c'è, purtroppo, un altro Gesualdo, intimamente più vero: quello che ignora di essere un obiettivo della macchina fotografica e assume il naturale aspetto cupo di chi coltiva (da troppo tempo, ormai) il timore che un evento quasi normale come il matrimonio non potrà mai riguardare le persone che, come lui, sono costrette a confrontarsi, oltre che con problematiche familiari veramente onerose, anche con l'umiliante precarietà lavorativa. Reagiva allo sconforto abbandonandosi periodicamente ad improbabili voli pindarici, finanche troppo infantili per un uomo anagraficamente avviato verso i quarant'anni. Però, se anziché limitarci a compatirlo, lo avessimo invece aiutato a disciplinare meglio le sue fantasiose trasvolate, chissà... Il dubbio purtroppo rimane.



Il video soprastante è stato estratto da YouTube

Il sondaggio della settimana


Un recente studio americano ha cercato di dimostrare come, nella vita, tutto abbia realmente un prezzo, stabilendo addirittura il tariffario cui fare riferimento per qualunque tipo di transazione sociale. Ci ha particolarmente colpito, fra l'altro, il costo abbinato al perdono di una donna: secondo i ricercatori americani, infatti, una rappresentante del gentil sesso diventerebbe indulgente verso il maschio che l'ha offesa, nel caso in cui quest'ultimo la risarcisse con un regalo dal valore minimo di € 243,00 (il che ci fa supporre, di contro, che al maschio che si presenta con un regalo pari ad un massimo di € 242,00 venga rinnovato l'invito ad andare a quel paese). Sulla scorta di cotanta rivelazione, abbiamo chiesto ad un congruo numero di fanciulle del Loreto se sarebbero disposte a perdonare tutte le indebite ed abusive affettuosità (bacini, abbracci, ecc.) ricevute dal gretto Michele (v. foto), qualora quest'ultimo le indennizzasse con un dono pari ad € 243,00. Ebbene, il 96% delle intervistate non si sentirebbe assolutamente risarcito.  

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