Il Sabato sauro del villaggio - Riflessioni su quel che ci accade a nostra insaputa o meno
Festa patronale e dintorni
Sabato scorso una larga parte della popolazione reggina sembrava preda di un dilagante delirio mistico: migliaia di persone si aggiravano per il centro città affermando di aver visto la Madonna.
Di contro, altri autoctoni - in numero molto più esiguo - defluivano in tutta fretta dal medesimo centro città, in quanto preda di un inatteso attacco di panico: asserivano, infatti, di aver visto, sotto ad un dipinto sacro abbastanza consunto dal tempo ed issato, tramite vara, da nerboruti individui locali (la metà dei quali bestemmianti), il governatore della Calabria.
Se la fede della popolazione reggina fosse realmente pari all'entusiasmo manifestato durante il periodo decorrente dal secondo Sabato di Settembre al Martedì successivo, ossia in coincidenza con la festa patronale, Reggio di Calabria sarebbe l'utopistica Città del Sole e non quella parodia di città metropolitana inventata dalla (mala)politica.
Durante il tradizionale giro per le bancarelle, si notavano troppe donne insoddisfatte: ognuna di loro si lamentava di non essere riuscita a trovare qualcosa che le servisse veramente. Forse perché il vero amore non si può trovare sulle bancarelle.
Abbiamo il massimo rispetto per chi vive la festa patronale nella fede (sono pochissimi, ma ci sono), mentre ci fanno veramente ribrezzo quei soggetti che la vivono come simbolica prassi e/o occasione di contingente divertimento e, già all'indomani della sua conclusione, ritorneranno agli intrallazzi di sempre, calpestando (metaforicamente o fisicamente) il corpo altrui. Particolarmente ributtanti, poi, ci sono apparsi quei politici che si sono appellati alla Patrona affinché il Comune di Reggio Calabria non venga commissariato, come se fra le prerogative della Madre di Dio rientrassero anche le intercessioni per favorire condoni, patteggiamenti o compromessi. Che, se ci saranno, giammai potranno essere attribuiti ad interventi mariani, bensì a concessioni di politici nazionali non meno loschi e corrotti degli amministratori locali che si sono permessi di inoltrare certe suppliche alla Protettrice della città.
Quale potrebbe essere, dal nostro punto di vista, l'immagine più emblematica della festa patronale testé conclusa? Il ballottaggio è fra il nostro amico Giampiero, che si è fatto tutta la processione accanto ai preti, trasmettendo la sensazione di una possibile - per quanto graduale e sofferta - svolta ieratica, e il nostro conoscente Lello F., il più accreditato sosia - anche come timbro vocale - del cantante Adriano Pappalardo, che in quel di Piazza Carmine teneva fra le mani una portata di frittole con la stessa cura che si riserva ad una reliquia sacra.
L'Autunno sta arrivando
In prossimità dell'imminente cambio di stagione, da Lunedì cambierà anche il blog, ma solamente quel tanto che basta. Oltre ad un minimo restyling grafico, saranno sostituite, com'è intuibile, radio tematiche e rubriche incentrate sull'Estate, nonché quelle radio tematiche che hanno ormai fatto il loro tempo. Sparirà anche la Top Pudency, perché, nell'era di Internet, le notizie invecchiano troppo in fretta, e, per esempio, postare la Domenica un commento a qualcosa avvenuto il Lunedì precedente, sa quasi di reperto preistorico: eventuali notizie extra Loreto che offrano il destro all'ironia e/o alla satira, saranno singolarmente postate in un'apposita nuova etichetta con frequenza quasi quotidiana (anche per sopperire agli scarsi input che, al momento, provengono dal Loreto). Il week-end sarà invece dedicato, quando possibile, ai post creativi.
Buon Autunno a tutti.
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