domenica 25 novembre 2012

Radio Tamarra




Può accadere, ogni qualvolta tentiamo di emulare modelli che non sono proprio nelle nostre corde, che venga fuori quel personale lato tamarro che - nonostante gli immani sforzi - non riusciamo a contenere come vorremmo. Ecco dunque che, sotto l'egida del soggetto più tamarro del Loreto, nasce questa radio tematica che vi terrà compagnia per tutte le Domeniche d'Autunno, proponendovi una rassegna di canzoni che hanno inesorabilmente dirottato i loro interpreti verso eccessi che, redditizi o meno, gli sono valsi il conferimento - temporaneo o definitivo - più squalificante: quello di essere dei veri tamarri.

Fra il 1977 e il 1982, la fascia pre-serale dell'attuale RAI 2 propose un programma-contenitore (varietà + una serie di telefilm o di cartoni animati) alla cui conduzione si alternarono alcuni fra i nomi più noti dello spettacolo italiano. La trasmissione si intitolava Buonasera con... e nella tarda Primavera del 1978 il suo eclettico animatore fu Franco Franchi (privo, nell'occasione, del suo doppio Ciccio Ingrassia), le cui performance comiche erano abbinate ai bellissimi cartoni animati classici di Tom & Jerry. In una lunghissima sequela di sketch diretti con sicuro mestiere da Lucio Fulci, su testi - quasi sempre abbastanza divertenti - di Castellano & Pipolo, l'attore siciliano dimostrò tutta la sua consumata poliedricità (ricordiamo, a mente, una strepitosa imitazione del leader libico Gheddafi che, per intuibili motivi diplomatici, non fu mai più messa in onda). Programma, insomma, ben assemblato, la cui unica pecca era costituita dalla tamarrissima sigla finale, incentrata su un pezzo intitolato Skate board, ove un Franco Franchi in versione pizzardone interpretava un fastidioso motivetto tirato via alla meno peggio, il cui testo era indirizzato a disciplinare un improbabile traffico di numerose tavolette di legno dotate di rotelle. Curioso, inoltre, che tale canzone sia stata scelta come Lato A del 45 giri derivato dalla trasmissione, a fronte di un Lato B (Sarò Franco) decisamente molto più valido.  


Ad attenuante della (apparentemente) inspiegabile scelta di cui sopra, è giusto precisare che la vera sigla finale era, in realtà, un'altra e di ben altro livello, tanto che, se fosse stata incisa, avrebbe probabilmente raggiunto un ragguardevole piazzamento nell'hit parade dell'epoca. Purtroppo, per i parametri di allora, era fin troppo spinta e, dopo essere incappata nelle maglie della censura televisiva, andò a morire in qualche oscuro archivio sin quando, per chissà quale miracolo telematico, la rete l'ha resuscitata. L'abbiamo già postata in passato ma, a eventuale beneficio dei tanti nuovi lettori che si sono aggiunti in questi ultimi due mesi, la riproponiamo ben volentieri. Eccovi, pertanto, in tutto il suo splendore, la gradevolissima Cappuccetto Rosso interpretata da Franco Franchi & (nientemeno!) Ilona Staller!


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