L'editoriale
Forse qualcuno si sarà accorto che ci stiamo avvicinando al Natale e alle festività di fine anno. I primi auguri cominciano già ad arrivare, sia pur stemperandosi nella surrealtà del momento (infatti c'è chi, dopo aver pagato l'IMU, potrebbe davvero trovare più conveniente lasciare in eredità ai propri figli una grotta con giaciglio in paglia anziché un modesto bilocale) fino ad assumere, il più delle volte, un mero aspetto convenzionale. Certo, poi ci sarà la magica atmosfera della vigilia che, almeno per qualche ora, riuscirà a donarci il miraggio di un rinnovamento morale e sociale, che però, come accade con i sogni più belli, si dissolverà all'alba dell'indomani. E, tuttavia, considerando che perviene qualche richiesta (in quota rosa) affinché anche questo modesto blog si rivesta transitoriamente di spirito natalizio e giacché, in questo particolare momento, ci sentiamo abbastanza cavalieri per soddisfare tali istanze, da domani ci adegueremo in qualche modo al clima festivo incipiente (senza contare che, qualora la profezia dei Maya si rivelasse fondata, potrebbero essere gli ultimi auguri natalizi che ci scambieremo). In concreto, il materiale natalizio (parzialmente recuperato dai post degli anni precedenti) sostituirà, a decorrere da domani e sino all'Epifania, le consuete radio tematiche e si provvederà, al contempo, ad un restyling grafico che possa essere quanto più possibile coerente con le atmosfere festive testé evocate. Anche se, pensando alle prospettive prossime venture di questa città, ci verrebbe quasi spontaneo fare il tifo per i Maya: giusto ieri abbiamo avuto un'emblematica dimostrazione di quanto sia complicato risolvere il problema del grande buco lasciatoci in eredità dalla disciolta giunta comunale (e da quelle di pari colore che l'hanno preceduta)...
Etichette: Attualità, Comunicazioni di servizio
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