Più scuro della mezzanotte?
Nella giornata di ieri, la zona del Loreto è stata funestata dall'ennesimo lutto. A lasciarci, questa volta, è stata una persona molto nota nel quartiere (lavorava in circoscrizione), con la quale condividevamo il cognome, pur non essendo parenti neanche alla lontana.
Si è trattato, però, di una sua scelta irrevocabile: in genere, quando uno decide di buttarsi sotto un treno, vuole limitare poco al di sopra dello zero le percentuali di sopravvivenza.
Non avevamo una profonda conoscenza della persona e non sappiamo, pertanto, quali motivazioni possano essere state alla base del gesto estremo, peraltro assolutamente insospettabile da chiunque la frequentasse assiduamente.
Il problema è che, in genere, anche a fronte dei gravi problemi da cui si può essere personalmente assillati, non ci si sfoga più con nessuno, ritenendo (non sempre a torto) che gli altri non ascoltino nemmeno perché hanno già abbastanza preoccupazioni per conto proprio. Né, purtroppo, le parrocchie (e quasi mai, comunque, per colpa dei parroci), manifestano, nei riguardi di certe problematiche territoriali, la sensibilità di un tempo: abbiamo visto di recente, per esempio, come alcuni lutti che hanno direttamente colpito la comunità, non siano stati sufficienti per determinare il rinvio di crispellate o di prove teatrali.
Non vogliamo fare la morale a nessuno (non ne abbiamo titolo), ma non ci va nemmeno di far finta che non sia accaduto nulla: speriamo che il cielo sopra il Loreto non diventi più scuro della mezzanotte e che Pasquale possa riposare in pace.
Etichette: Attualità
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