Politici e auto blu
Guardando la televisione dopo i tragici fatti di Lampedusa, e vedendo arrivare in quei luoghi di tragedia i politici con le loro brave auto blu in fila, mi sono venuti i conati di vomito. Il politico, certo, non poteva andare a piedi, fa il suo dovere, si commuove, si inginocchia, fa la sua solita faccia d'ordinanza (magari sincera), non parla (o se parla dice cose da arresti domiciliari), poi rientra nella sua bella e fiammante auto blu, prende il suo aereo e se ne va. Del resto, che deve fare? Non si presenta? Fa la faccia allegra? Si racconta barzellette con i colleghi? Che fa? Parla di Alitalia o Poste o amnistia o indulto, rassicurando i presenti nell'hangar con le bare che Berlusconi non se ne avvantaggerà? Guardando il politico, il suo doppio petto blu e la sua macchina blu, a volte viene voglia di sognare la sua scomparsa. Ma mi rendo conto che è esagerato.
(Gianni Boncompagni)
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