Esami di (im)maturità
Dal nostro diario sauro di inizio Luglio 2009
Il buon Andrea sta preparandosi per gli esami di stato, ed è particolarmente preoccupato per gli orali di italiano, che quest’anno verteranno su Pirandello, Svevo e Montale.
In serata, al fine di testare il livello della preparazione raggiunta, il giovine virgulto ha stoppato una delle tante letterate della piazza (come è noto, il sagrato del Loreto ne vanta una ogni metro quadro), per una breve consultazione.
In pratica le ha chiesto conforto circa la strategia che intende utilizzare per indirizzare al meglio l’esito dell’interrogazione, precisando quelli che saranno, a suo parere, i punti cardine dell’esame: “Io gli dico (agli esaminatori – n.d.r.) che le opere principali di Pirandello sono Il fu Mattia Pascal; che le opere principali di Svevo sono La conoscenza di Zeno e che le opere principali di Montale sono Gli ossi di secchio”
Descrivere l’espressione della sua interlocutrice (ma anche quella degli altri astanti) sarebbe abbastanza imbarazzante, oltre che complicato.
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