Radio Sexy
La discografia italiana è disseminata di piccole perle musicali, spesso destinate ad immeritata opacità soltanto perché mortificate da eccessivi atteggiamenti censori oppure perché abbinate a prodotti artisticamente inferiori, come nel caso delle colonne sonore dei film italiani di serie B (e, spesso, anche di serie C, D e Interregionale), ossia le commedie erotiche all'italiana. Tramite questa virtuale radio tematica, che poggia la sua immagine su uno dei più acclarati sex symbol del Loreto, in occasione di qualche Martedì autunnale tenteremo (a grande richiesta) di ripescare quelle più meritevoli.
Può capitare che l'insonnia estiva, se abbinata ad una TV accesa, sia propedeutica alla scoperta di pellicole di cui neanche si sospettava l'esistenza: è quel che ci è accaduto, intorno alla metà di Agosto, quando da un qualche canale satellitare è saltato fuori il film a episodi Mazzabubù, quante corna stanno quaggiù?, datato 1971. La prima cosa che ci ha stupito è che la visione fosse proibita ai minori di 18 anni (abbiamo successivamente verificato che il divieto non è mai stato revocato!), sebbene il cast fosse composto da attori molto popolari fra cui Renzo Montagnani, Carlo Giuffré, Giancarlo Giannini, Luciano Salce, Franco Franchi & Ciccio Ingrassia. Riguardo questi ultimi, considerati come coppia, ritenevamo che il massimo della trasgressione si fosse consumato in Farfallon (parodia di Papillon) del 1974, dove interagivano con un paio di indigene a seno nudo; nella pellicola di cui trattasi, invece, si ritrovavano - sia pure per pochi secondi - alle prese con donne molto più discinte.
Il film, imperniato - come rivela dichiaratamente il titolo - su situazioni comiche conseguenti all'adulterio, fu diretto da Mariano Laurenti, che cominciava già a fiutare l'aria nuova che tirava nel cinema italiano e che con questa pellicola finì per ritrovarsi in bilico - con esiti abbastanza discutibili - fra la pura comicità tradizionale (vedi, per esempio, al netto delle donne ignude, l'episodio con Franchi & Ingrassia) e la svolta pecoreccia, che rispondeva alla sempre più crescente domanda della platea cinematografica (vedi, per esempio, l'episodio con Pippo Franco). Comunque, il fatto stesso che l'inizio della pellicola fosse affidato ad un caratterista (incredibilmente somigliante a Giacomo Battaglia [del duo Battaglia - Miseferi] e, come lui, incapace di bucare lo schermo) e ad una procace e giovanissima Nadia Cassini (v. il 1° filmato sottostante), faceva chiaramente intendere quale sarebbe stata l'opzione finale del Laurenti, cui dobbiamo - fra la metà dei '70 e la metà degli '80 - una pletora di B e C-movie costruiti su infermiere, assistenti sociali, insegnanti, ecc.
La colonna sonora, di cui vi proponiamo i titoli di testa (v. il 2° filmato sottostante), fu firmata dal noto maestro Roberto Pregadio.
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3 Commenti:
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Caro anonimo,
guarda che siamo su posizioni meno distanti di quelle che credi.
Perdonami se non pubblico il tuo commento, ma un tuo ricorrente intercalare stona troppo con la cifra stilistica di questo blog.
Comunque, ho letto molto attentamente quanto hai scritto e mi riservo di ribattere prossimamente (probabilmente Sabato prossimo, se avrò il tempo per un breve editoriale).
Anzi, facciamo Martedì prossimo, salvo impedimenti.
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