sabato 7 dicembre 2013

Chi ci lascia


Nessuno è nato schiavo, né signore, né per vivere in miseria, ma tutti siamo nati per essere fratelli.

L'educazione è il grande motore dello sviluppo personale. È grazie all'educazione che la figlia di un contadino può diventare medico, il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino nato in una famiglia povera il presidente di una grande nazione. Non ciò che ci viene dato, ma la capacità di valorizzare al meglio ciò che abbiamo è ciò che distingue una persona dall'altra. 

La morte è inevitabile. Quando un uomo ha compiuto quello che ritiene essere il suo dovere nei confronti della sua gente e del suo Paese, può riposare in pace. Penso di essermi impegnato in tal senso ed è per questo che potrò dormire sereno per l’eternità.


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2 Commenti:

Alle 7 dicembre 2013 alle ore 09:02 , Blogger Giuseppe ha detto...

certo che passando da Mandela a Tritto/Malara qui sotto mi viene da chiedermi: ma ci prendi per il c...??

 
Alle 7 dicembre 2013 alle ore 16:07 , Blogger lillo ha detto...

Nessuna presa in giro: la vita è una sommatoria di sfaccettature e i suoi addendi sono costituiti, oltre che da giganti del pensiero, anche da soggetti che - riguardo al pensiero - non si sono granché sviluppati in altezza. Comunque, in linea di massima, è ingiusto che certe scomparse passino inosservate.

 

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