sabato 21 dicembre 2013

Il Sabato sauro del villaggio - Riflessioni su quel che ci accade a nostra insaputa o meno


Capitali

C'è pure chi ha il coraggio di recriminare circa l'esclusione di Reggio Calabria dal lotto di città candidatesi a Capitale Europea della Cultura 2019. Abbiamo sempre sostenuto - e lo ripetiamo ancora una volta - che la cultura di un popolo si misura, precipuamente, da un buon funzionamento dei mezzi pubblici e dalla rimozione degli ostacoli che possano penalizzare un'agevole circolazione dei disabili (che faremmo bene a rispettare anche quando la loro diversità non ci coinvolge direttamente), e non v'è alcun dubbio che, su entrambi i punti, la potenziale città metropolitana presenti vistosissime falle.
Mentre in tante zone del Centro e Nord Italia sono acquisite da tempo le fermate digitalizzate, che ti informano sull'orario di arrivo dell'autobus, relativo percorso ed eventuali ritardi, sicché finanche il più sprovveduto dei turisti può essere facilitato nei suoi itinerari, qui restiamo ancora fermi alle indicazioni sommarie, fissate su insegne ormai arrugginite dai ciclici fenomeni atmosferici, spesso rigidamente limitate ai soli numeri dei mezzi e relativi capolinea, senza il minimo riferimento a percorso ed orari, sicché lo sporadico utente del trasporto pubblico o il casuale turista che non si ritrovi dotato di cellulare comprensivo di connessione a Internet e Google Maps, deve continuare ad affidarsi alle informazioni orali che il popolo viaggiante suole tramandarsi di generazione in generazione. Anche poco tempo addietro, tanto per fare un esempio, fra Viale Pio XI e Viale Europa abbiamo incrociato lo sguardo smarrito di alcune signorine forestiere che, appiedate e con trolley al seguito, lamentavano le difficoltà per poter agevolmente raggiungere la Scuola Allievi Carabinieri frequentata dai fidanzati prossimi al giuramento; per non parlare dei disagi degli stessi allievi carabinieri sprovvisti di vettura propria, i quali, se intendono rientrare in caserma dopo le h 22:00, devono farlo a piedi perché non sono previste corse oltre tale orario.
Per quanto concerne la questione disabili, poi, qualche giorno fa siamo stati diretti testimoni di un episodio che sarebbe assolutamente eufemistico qualificare come indecente: in una via centrale è stato di fatto precluso il passaggio ad un disabile su sedia a rotelle, perché entrambi i marciapiedi posizionati ai lati della strada erano occupati da ingombranti bancarelle riconducibili all'attività di ristorazione di alcuni esercenti del luogo; né era possibile, per il disabile, ripiegare sulla trafficatissima e strettissima carreggiata. Alle sue legittime rimostranze, è stato sfacciatamente ribattuto che le stesse non avevano motivo di esistere perché, anche in assenza di bancarelle, era comunque abitudine consolidata utilizzare buona parte di entrambi i marciapiedi per parcheggiarvi le automobili!
A questo punto, ci sentiamo di formulare una sola considerazione fra le tante possibili: se, in futuro, vi sarà la possibilità di candidarsi a Capitale Europea dell'Egoismo, Reggio Calabria vanterà ottime possibilità di sbaragliare qualsivoglia concorrenza.
          

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