martedì 28 gennaio 2014

Radio Sexy


La discografia italiana è disseminata di piccole perle musicali, spesso destinate ad immeritata opacità soltanto perché mortificate da eccessivi atteggiamenti censori oppure perché abbinate a prodotti artisticamente inferiori, come nel caso delle colonne sonore dei film italiani di serie B (e, spesso, anche di serie C, D e Interregionale), ossia le commedie erotiche all'italiana. Tramite questa virtuale radio tematica, che poggia la sua immagine su uno dei più acclarati sex symbol del Loreto, in occasione di qualche Martedì invernale tenteremo (a grande richiesta) di ripescare quelle più meritevoli.

Oggi omaggiamo il noto compositore Riz Ortolani, scomparso nei giorni scorsi, con il tema portante della colonna sonora composta per il film Le calde notti di Lady Hamilton.


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3 Commenti:

Alle 1 febbraio 2014 alle ore 17:36 , Anonymous Anonimo ha detto...

Riz Ortolani nobilitava le pellicole più sconvolte di Deodato,quello squartatore di tartarughe maledetto dal pubblico e ,per quel che ne sappiamo,gradualmente riabilitato dalla critica più giusta...Di codesti marchettari rimuovo dal preconscio quella panzona di A.Belle,trappola mortale per il ricciolo Hess,nel banale La casa sperduta nel parco.Buona colonna,appunto,regalata ad un filmaccio che disgusta a tutt'oggi i vegetariani.

 
Alle 1 febbraio 2014 alle ore 19:23 , Blogger lillo ha detto...

Se le nostre pellicole fossero - almeno mediamente - all'altezza di chi ne cura le colonne sonore, non riceveremmo - quando va bene - una candidatura all'Oscar ogni dieci anni...

 
Alle 2 febbraio 2014 alle ore 16:43 , Anonymous Anonimo ha detto...

Annie Belle,bella nana,niente da dire,con quel suo guardare dappertutto tranne che in cinepresa,ci mancherebbe,Godard inesausto fautore di talenti nobilitato esotericamente dal Defoe di Live and die in LA,ci avrà i suoi sessant'anni,probabilisticamente,mai mano d'uomo le toccherà.
Laure,La notte dell'alta marea,i Tartassati,La casa sperduta nel bosco,Uccelli d'italia.A me mi piace.La incontrai sul bus che da San Babila porta, volendo, all'aeroporto Forlanini bella agguerrita con zaino e cartina di Belfast.La ryan air
non era ancora stata fecondata e noi ci si arrabattava tra tempo libero e largo corsia dei servi pianificabile.Burghy,si chiamava,la terrazza Martini.
PPP,il vangelo secondo Matteo,il Messia stavolta coreano,si vergogna di non essere all'altezza dei fossati pietosi di AX,BX e dullea,alfine,scappato dall'aquel
per incompatibilità di carattere.

 

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