lunedì 24 febbraio 2014

La versione del Loreto

Probabilmente è vero che i poeti contemporanei sono qualitativamente al di sotto di quelli classici, ma è altrettanto certo che entrambe le categorie hanno tratto le loro migliori ispirazioni da quegli aspetti della vita immodificabili nel tempo. Ve lo dimostreremo tramite questa etichetta, mettendo a confronto proprio le produzioni dei poeti classici e quelle dei vari poeti contemporanei concentrati nella zona Loreto in Reggio di Calabria.

Comunque sia, questo mondo è per te (di Juan Rodolfo Wilcock, poeta argentino naturalizzato italiano, nato nel 1919 e morto nel 1978)


Comunque sia, questo mondo è per te. 
Mi sono domandato molte volte a che serviva
e non serviva a niente, 
ma adesso, grazie a te, ritorna utile.  
Fa il conto della merce abbandonata da Dio e prendila:
l’hanno fatta per te 
millenni di uomini che non ti conoscevano 
ma che cercavano di prefigurare 
in templi e tombe di roccia e biblioteche 
uno stupore come quello che effondi 
quando sorridi e fai fermare il tempo 
e tutti ammutoliscono, rapiti, 
e ti alzi e dici, «io me ne vado a letto». 
Dormi, al risveglio sarà lì il tuo retaggio: 
una città che fu famosa assai, 
un fiume sporco cantato dai poeti, 
il cinema dove hanno ucciso Giulio Cesare; 
e intorno valli, montagne, mari, oceani, 
e capitali, e continenti e selve, 
e piramidi, e versi, e adoratori 
della tua forma esterna o quella interna 
e in alto il cielo e il sole e le stelle e la luna 
e sulla terra le bestie ubbidienti 
a te che infine vieni a giustificare 
la loro straordinaria varietà. 
È tutto tuo e non finisce mai. 

Comunque sia, questo mondo è per te (di Antonino Ovoallacock, poeta contemporaneo del Loreto)


 Comunque sia, questo mondo è anche tuo,
sebbene noi non saremo mai un duo.
Mi segui dovunque, per ogni ambiente,
ma starmi dietro non ti serve a niente:
laddove Iddio non spalmò unguento,
posto non v’è pel tuo sentimento.
Beato l’uomo che non ti conobbe
e con la sua mancata esperienza
consentì al biblico Giobbe
di mantenere il record della pazienza!  
Dormi, fanciulla dal fulvo capello,
sopra un guanciale che è inane orpello
a un sogno romantico troppo ambizioso
che la realtà ha subito eroso...

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