sabato 21 giugno 2014

Il Sabato sauro del villaggio - Riflessioni su quel che ci accade a nostra insaputa o meno


C'è una richiesta di chiarimenti, circa precisi contenuti di questo blog, che ricorre periodicamente, ad opera - voglio augurarmi - di utenti sempre diversi, giacché la questione è stata ampiamente discussa e sviscerata in più occasioni.
L'argomento verte sulla stesura delle Tragedie in due battute (v. relativa etichetta), essendo - secondo alcuni lettori - più che improbabile (per non dire impossibile) che certi soggetti orbitanti intorno alla zona del Loreto in Reggio di Calabria si esprimano con un eloquio decisamente al di sopra delle loro potenzialità retoriche.
Ho già spiegato, svariate volte, che le Tragedie (reali) in due battute devono riflettere, più che il verbo (sovente approssimativo quando si tratta di dialoghi tanto informali quanto concitati e - aggiungerei - piuttosto sgradevole da leggere se riportato testualmente), lo spirito della situazione in cui maturano. So benissimo che la vita reale non è un film e che i dialoghi quotidiani non possono essere aulici quanto quelli di Via col vento o raggiungere la raffinata prossemica di Gassman e Tognazzi in alcune pietre miliari della commedia all'italiana, ma il mio modesto prodotto è confezionato con lo stesso intento: quello di intrattenere il più piacevolmente possibile l'utente che ti viene appositamente a cercare e che, se avesse voglia di divertirsi facendo incetta di luoghi comuni e banali strafalcioni assortiti, trarrebbe certamente maggiori soddisfazioni navigando nel mare magnum di Facebook.
Quanto alla larvata accusa di rendere ridicoli certi soggetti ben oltre i loro demeriti e i limiti dettati dalla privacy, ribadisco ulteriormente che su questo blog non sono mai state divulgate confidenze riservate: quando i fatti personali vengono diramati dai diretti interessati a chiunque e alla prima occasione utile, non sono più confidenze ma notizie di dominio pubblico, sulle quali non è sicuramente peccato concedersi una divagazione ironica entro i confini del buon gusto.
Riguardo, infine, alle ipotesi di persecuzione ad personam, chi le ha formulate sbaglia alla grande: il protagonista delle ultime Tragedie in due battute (con cui, oltretutto, sono in ottimi rapporti), mi è molto simpatico proprio per quella sua presunzione di base che si evolve in comicità naturale, avvicinandolo parecchio a certi singolari ed esilaranti personaggi del piccolo schermo. Chi si ricorda, per esempio, del signor Clemente? Se avete due (sottolineo due) minuti di tempo, cliccate sul link sottostante e ascoltatevi l'inizio della trasmissione Meno male che c'è Radio2 del 03/05 u.s. (prima parte), dove, dall'alto della sua ingiustificata boria, il signor Clemente interagisce con Nino Frassica (che, nonostante la consumata esperienza nel mondo dello spettacolo, non riesce a trattenere le risate).


***

Alcuni nuovi utenti (quelli provenienti dalla pagina Facebook de Il ruggito del coniglio) hanno chiesto se il blog preveda, per il periodo estivo, chiusure stagionali o palinsesti particolari. Come sempre, vivremo alla giornata: generalmente il blog è programmato sino alla settimana successiva rispetto all'ultimo post pubblicato. Ne consegue che una nostra eventuale (ma al momento improbabile) vacanza, che si protragga per più di una settimana, potrebbe lasciare scoperto il blog per qualche giorno.
Quanto ai palinsesti, non sono previste iniziative particolari (se non qualche etichetta più o meno ispirata alla Bella Stagione): se dovesse venir meno l'ispirazione necessaria (col caldo può capitare), ripiegheremo sull'usato sicuro (tanto le riproposte estive sono un cult ormai ampiamente metabolizzato).

Buona Estate a tutti.   

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