martedì 24 giugno 2014

Il sonno della ragione - Dialoghi con Vincenzo


A grande richiesta dei nuovi lettori, un estratto dal nostro più famoso best seller ormai andato completamente esaurito (come l'autore e il protagonista).

Era la fine di Aprile 2009 quando Vincenzo (sulla cui innata generosità non v'è da nutrire dubbio alcuno) partì a supporto (qualcuno dice a supposta) della Protezione Civile con destinazione L'Aquila, appena devastata dal famigerato terremoto. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni (opportunamente traslate, quando necessario, in un italiano che non ne tradisca l'originario spirito enunciativo) a poche ore dalla partenza.

Allora, Vincenzo: secondo te questo terremoto è stato strumentalizzato di più dalla destra o dalla sinistra?

Da nessuno dei due: è stato un terremoto di epicentro.

Tu non mi sembri certamente il tipo da rinunciare tanto facilmente a certe comodità: lo sai che in quel dell'Aquila ti sarà difficile rifornirti di Coca Cola?

Pazienza, vuol dire che berrò la Pepsi Cola!

No, Vincenzo: non ci capiamo. Ti rendi conto o no di quello che ha fatto il terremoto?

Sì: ha spostato l'aria.

Non solo quella, Vincenzo: ha anche fatto crollare supermercati e sono andati distrutti pure Prefettura e Tribunale (anche se questo probabilmente a Berlusconi non nuoce più di tanto, anzi...). Lo sai che, non appena arriverai all'Aquila, ti faranno subito indossare un casco protettivo?

Posso pure indossarlo, ma, personalmente, non ho granché da proteggere!      

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