Il Sabato sauro del villaggio - Riflessioni su quel che ci accade a nostra insaputa o meno
Contestazioni
Mi comunicano che una signora della zona Loreto (Reggio di Calabria), personaggio abbastanza noto agli autoctoni per le sue paturnie teatrali, col supporto di una sua comare che, pur non svettando in altezza, vanta comunque più centimetri che neuroni, avrebbe avviato - anche tramite petizione verbale alle locali autorità clericali - una sorta di class action morale nei confronti di questo blog, motivandola con gli irriverenti riferimenti a fatti e persone del luogo nonché ad una epidemica volgarità che caratterizzerebbe i post più recenti.
Premesso che le due contestatrici non sono esplicitamente nominate in alcun post e, pertanto, qualora si riconoscano destinatarie dell'ironia di certi testi è un problema loro e non dello scrivente, non mi sembra di ravvisare, negli scritti di più fresca pubblicazione, sconvolgenti trivialità. Forse le due protestatarie alludono a quell'unico post ove, per un facile ma non eclatante gioco di parole, viene citata la FIFA per richiamare scherzosamente l'organo genitale femminile nella sua accezione più volgare, ma - dati i tempi lessicali che corrono - ci sembra base davvero friabile per promuovere crociate, anche in considerazione dei punti sotto evidenziati.
Prendiamo, per esempio, il caso della promotrice di questa patetica campagna: è noto a tutto (o quasi) l'ambiente che la sua ultimogenita adolescente ha un profilo Facebook ove rende noto di essere dipendente da Fancazzismo (e non credo che si riferisca alla corrente letteraria inventata da Lillo & Greg) e che la sua citazione preferita, che attribuisce al defunto The Rev, è - testualmente tradotta - la seguente: "Se non stai attenta, ti succhio la vagina!". E allora, piuttosto che fare le pulci al mio blog e alla mia dirittura morale, non sarebbe meglio se costei prestasse più attenzione ai vacillamenti pedagogici della sua figliola?
La sua comare, invece, è una dichiarata fan di Fiorello, il quale, in una recente puntata della sua Edicola radiofonica, è arrivato a dire - fra le tante grossolanità che ormai contraddistinguono i suoi pseudo sermoni - che la voce di Bruno Vespa gli fa "rizzare i peli del pube" (testuale). Però Fiorello è un artista cui va concessa ogni libertà di espressione, mentre io - va da sé - non posso avvalermi di deroga alcuna e merito il rogo (solo telematico, voglio sperare) a prescindere.
Quindi, per restare nell'ambito cattolico, questo è sostanzialmente il classico caso di chi vuol trovare il pulviscolo atmosferico nell'occhio altrui senza prima rimuovere la trave che compromette una buona funzionalità di quello proprio.
In ogni caso, facendo valere i buoni principi della pietà cristiana, auguro buona Estate a entrambe. Al netto di ogni rancore, beninteso.
P.S. : Ad altre opinioni e commenti impubblicabili, ribatterò - salvo imprevisti - in uno dei prossimi Sabati.
Etichette: Il Sabato sauro del villaggio
2 Commenti:
Spesso i cattolici praticanti sono proprio i peggiori cattolici e io ne so qualcosa. Quanto a Fiorello, se in tanti lo vedono come l'erede di Walter Chiari, qualcosa di buono deve avere ma forse fare una trasmissione quotidiana gli nuoce e il ripiego verso il doppio senso è una diretta conseguenza, il che nulla toglie all'ipocrisia di certa gente. Non ti curar di loro...
Interessante riflessione da cui possono discenderne altre parimenti interessanti. Ne trarrò spunto per uno dei prossimi editoriali del Sabato. Buon proseguimento d'Estate.
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