Prese di posizione
Il dott. Demetrio Arena (v. foto), già sindaco decaduto del Comune di Reggio Calabria (a seguito del D.P.R. che ne ha disposto lo scioglimento), attualmente incandidabile (il Consiglio di Stato ha respinto il suo ricorso avverso tale status) ma comunque promosso - per gli ampi (de)meriti acquisiti sul campo (compreso lo scempio del trasporto pubblico reggino derivante dalla sua amministrazione dell'A.T.A.M.) - assessore regionale alle attività produttive dal suo puparo Scopelliti (decaduto a sua volta), tenta di dare prova della propria esistenza in vita (politica e non) prendendo posizione circa l'eventuale prestito dei Bronzi di Riace all'Expo di Milano: egli sostiene che i Bronzi non siano un'esclusiva di Reggio Calabria, che, peraltro, in 30 anni non è riuscita a valorizzarli adeguatamente, e, pertanto, ritiene plausibile affittarli all'Expo milanese.
La sua sortita ha giustamente indignato buona parte della popolazione reggina (le grandi città, infatti, - e Reggio Calabria è, per estensione, la quarta città d'Italia - non mandano le loro opere d'arte in tournée, ma creano semmai le condizioni perché i connazionali siano stimolati a visitarle di persona, destinando almeno una parte del denaro pubblico al potenziamento e/o miglioramento delle infrastrutture anziché a frivole serate estive).
In tanti, quindi, si sono chiesti se il dott. Arena abbia ancora i requisiti per intervenire in materia di Bronzi. Bé, la faccia di bronzo ce l'ha di sicuro...
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