Il Sabato sauro del villaggio - Riflessioni su quel che ci accade a nostra insaputa o meno
SVOLTE
Nei giorni scorsi, una signora che frequenta la parrocchia del Loreto (Reggio Calabria) ha dato l'impressione di aver rinunciato (con quasi unanime sollievo della comunità) alle sue aspirazioni teatrali per virare sulle sponde del francescanesimo: ha affermato, infatti, che la vera ricchezza risiede nella povertà e che quanto più si è indigenti nei finti bisogni materiali, tanto più si alimenta lo spirito; si è augurata, pertanto, di poter ella stessa costituire valida testimonianza di questo orientamento teologico/filosofico. Fino al momento, comunque, l'unico esempio concreto che ha dato in fatto di indigenza, è stato quello di impoverirsi di neuroni.
I 90 ANNI DELLA RADIO
Una storica lettrice del blog è rimasta un po' sorpresa dalla carenza di post celebrativi dell'importante anniversario raggiunto dalla radio. Forse su Facebook qualcosa ho scritto, mentre qui sul blog - proprio in concomitanza della storica ricorrenza - me ne è mancato il tempo materiale. Comunque, viva sempre la radio (specie quella nazionale che, grazie a Dio, non ha preso la brutta piega della televisione e continua a fornire buonissimi prodotti) e festeggiamola con un momento davvero singolare (dura poco più di un minuto e forse, proprio per questo, saranno più del solito i lettori che cliccheranno sull'audio sottostante, estratto da YouTube): il grande Lucio Battisti battezza il primo lancio in radio della celeberrima "Mi ritorni in mente" (Novembre 1969) e il suo intervistatore d'eccezione è l'altrettanto grande Walter Chiari che lo incalza con domande niente affatto scontate. Altri personaggi, altra creatività, altra Italia.
SOMIGLIANZE?
Un lettore anonimo ha contestato, con tono elegante e fintamente bonario, un mio post risalente a poco più di due settimane addietro, accusandomi - sostanzialmente - di ironia gratuita nei riguardi di una fresca sposina, giacché ne avrei denigrato caratteristiche estetiche tali, invece, da favorirne l'accostamento - sia pure alla lontana - con l'attrice Sidney Rome. Ho riletto il post e, come ben ricordavo, non c'erano, da parte mia, allusioni del genere (d'altronde, non possiedo proprio alcun titolo per tacciare di bruttezza chicchessia: certi apprezzamenti poco raffinati su di lei, li faceva, semmai, proprio il suo consorte, coerente o ravveduto che sia). Tuttavia, per onestà intellettuale, debbo ribattere che anche la più lontana giustapposizione con Sidney Rome non trova fondamento alcuno (a meno che non ci si riferisca alla Sidney Rome attuale, quella che lavora in una scuola - pensa un po' che coincidenza - nella fiction Don Matteo). A parità di anagrafe, obiettivamente, ogni confronto sarebbe impietoso, come testimonia il filmato sottostante (estratto da YouTube): che il mio contestatore lo guardi con attenzione e poi, adeguatamente contrito, vada a cospargersi il capo di cenere.
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