Poesie su misura
Com'è noto ai più, la seconda metà di Maggio è sovente ipotecata ad impegni connessi alle prime comunioni, eventi spirituali di assoluto rilievo ma non scevri da quel retrogusto amaro derivante dai consolidati obblighi convenzionali che vi ruotano attorno (pranzo, bomboniere, ecc.). Siamo pressoché sicuri che diversi soggetti della parrocchia del Loreto (troppo permalosi perché lo scrivente ne posti la foto), i quali proprio Domenica scorsa hanno ottemperato ai doveri scaturenti dalla parentela con qualcuno dei piccoli comunicandi, mantengano la quantità minima di onestà intellettuale per riconoscersi nella verseggiatura che segue, ennesimo capolavoro kitsch del massimo cantore delle tristezze della vita, ossia del fittizio cantautore brasiliano Vinicius Du Marones (al secolo Max Paiella, una delle anime de "Il ruggito del coniglio" di Radio 2).
Il pranzo della prima comunione
Un buongiorno di tribolazione:
io sono il pranzo della comunione.
Tu speravi di sfuggire
ma ti tocca e devi patire:
per il piccolo comunicando
tu sei l'amato zio Fernando
e con quel vestito non stai male
ma purtroppo sudi come un maiale.
Dopo tre ore di omelia,
vorresti che il Signore ti portasse via
ma le tue pene sono ancora tante:
fra poco ti aspetta il ristorante.
Non tira un alito di vento
e per di più il servizio è lento;
è quasi ora di andare a letto
e non è arrivato ancora il sorbetto!
Un buongiorno di tribolazione:
io sono il pranzo della comunione
e la prossima Domenica (che brutto destino!)
c'è il matrimonio di tuo cugino...
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