giovedì 4 giugno 2015

Poesie su misura


Pensavamo che ormai non ne esistessero più, ma Reggio Calabria è la città che non perde occasione per smentire anche le nostre minime aspettative: qualche sera fa, abbiamo cenato in un locale dove funziona ancora una lampada antinsetti e, dopo tanti anni, abbiamo riassaporato (per modo di dire) il brivido di degustare una discreta pizza con un sottofondo sonoro generato dallo sfrigolio di mosche e zanzare che trovavano la loro innaturale dipartita nella convergenza con il fatal faretto. Roba da riesumare, per autodedicarcela, una mesta composizione del massimo cantore degli oggetti di tristezza, ossia il fittizio cantautore brasiliano Vinicius Du Marones (al secolo Max Paiella, colonna della ventennale trasmissione radiofonica cult di Radio 2 "Il ruggito del coniglio").


La lampada antinsetti


Buona giornata, se lo permetti:
sono la lampada antinsetti
attaccata in tintoria
o anche in una pizzeria.
Io attiro la zanzara
e gliela faccio pagar cara:
a lei sembra un bel posto
e invece io la faccio arrosto!
E' triste la mia sorte:
son contro la pena di morte
ma quando arriva il calabrone
lo riduco in un tizzone!
La pallida falena
mi gira attorno come una scema
e sembra la Gregoraci con Briatore:
io l'arrostisco per due ore!
Una famiglia fa il cenone
mentre è in atto un'esecuzione:
ignari del moscone arrostito,
si mangiano un abbacchio a scottadito
e il brutto del problema
è che qualche volta la falena,
completamente bruciata,
casca dentro l'insalata.
Comunque son tutte proteine:
non è poi inutile la sua brutta fine,
anche se è difficile spiegare al bambino
com'è schiattato il moscerino...

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