mercoledì 12 febbraio 2020

Noi non ci Sanremo - Finale 3

Pressato da qualche fedele lettore che mi ha amichevolmente rimproverato la carenza di un'originale iniziativa per celebrare i primi 70 anni del Festival di Sanremo, propongo - a manifestazione appena conclusa -  una rubrica in 10 puntate che - probabilmente e/o fortunatamente - potrebbe non vantare precedente alcuno: una breve rassegna di canzoni sanremesi ufficialmente vilipese ma che - sotto sotto - risultano tuttora gradite ad ampia parte del popolare palato, sì da assurgere, in qualche caso, a inoppugnabile testimonianza delle nostre piccole ipocrisie quotidiane.

Oggi esaminiamo i Festival di Sanremo con finale 3 (1953, 1963, ecc.) e individuiamo la canzone imbarazzante ma gradevole in un pezzo dell'edizione 1983. Vi garantiamo che, mentre le giurie ufficiali promuovevano Tiziana Rivale con Sarà quel che sarà - ignorando, probabilmente, certe analogie con la colonna sonora di Ufficiale e gentiluomo - e, di contro, il verdetto popolare premiava L'italiano di Toto Cutugno, per molti giorni la canzone più canticchiata dagli italiani è stata Mi sono innamorato di mia moglie (autore il genialoide Daniele Pace) di Gianni Nazzaro.

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