Rettifiche formali
Qualcuno si è risentito per un mio post su Facebook dove, a seguito delle dichiarazioni del patteggiante Toti, ex governatore della Liguria ("Io sono una vittima innocente: portavo la croce sul Golgota e mi hanno abbandonato"), ho scritto che lo vedrei bene come portatore della vara nella festa patronale della Madonna della Consolazione, attualmente in corso a Reggio Calabria. Premesso che l'accusa di blasfemia che mi è stata indirizzata sembra, comunque, veramente esagerata, ho accettato il rilievo rettificando la frase da "come portatore" a "fra i portatori", ossia in mezzo ai portatori, così da dissolvere ogni equivoco onnicomprensivo. A questo punto, però, è opportuno precisare, anche se molti di voi lo sanno già, che, fra i portatori, sono presenti soggetti che, nei giorni scorsi, hanno espresso la loro solidarietà social a quella signora di Viareggio che ha travolto col suo suv l'extracomunitario da cui era stata derubata e, per essere sicura di cancellarlo definitivamente dalla faccia della terra, è passata sul suo corpo altre tre volte. Pur non spettando a me sindacare sull'autenticità della devozione altrui, è palese che, molte volte, la partecipazione alla processione è, più che testimonianza di vera fede, conferma di un tifo quasi calcistico: sono, purtroppo, più frequenti di quanto si creda i casi in cui gridare "Viva Maria!" o "Forza Reggina!" è praticamente la stessa cosa.
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