domenica 5 gennaio 2025

Natale è già finito?

 

L'anno nuovo è iniziato da pochissimi giorni e già in tanti si rammaricano per la progressiva e rapida dissoluzione dell'atmosfera natalizia, che invece, a parere dello scrivente, sia pure al netto dei suggestivi allestimenti decorativi prossimi a essere smontati, ci accompagnerà fino al Natale prossimo. Fateci caso: allorquando ci si appropinqua alla messa della notte di Natale, è possibile verificare come, mediamente (lungi da me qualsivoglia generalizzazione), tanti singoli nuclei familiari confabulino sommessamente fra di loro dopo aver individuato, nella folla, altri nuclei familiari che ritengono privi dei titoli morali per accedere al sacro edificio dove si terrà la celebrazione, anche se, al termine del rito, i reciproci auguri di buone feste saranno inevitabili.
Analogamente, nella mia quotidianità lavorativa - e sempre al netto di qualsivoglia generalizzazione - non passerà giorno in cui, mediamente, non ci si lamenterà (perlopiù alle spalle) della inadeguatezza professionale e morale di altri colleghi, ritenuti meritevoli di diverse e più penalizzanti utilizzazioni, possibilmente in ambiti occupazionali differenti, anche se un eventuale contatto diretto con gli stessi sarà quasi sempre propedeutico a saluti e strette di mano se non addirittura a baci e abbracci.
Fatte le dovute proporzioni, non è che ci siano tantissime differenze con il clima "natalizio" che continuerà a protrarsi anche nei settori più cruciali del nostro Paese, compresi numerosi nuclei familiari. 
Insomma, se è vero che la recondita aspirazione media delle persone dovrebbe essere un vero Natale perenne, non formalmente confinato soltanto nell'ambito della relativa calendarizzazione festiva, bisognerà impegnarsi davvero, altrimenti tale desiderio continuerà a trovare esaudimento soltanto nella sua forma più deleteria.

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