lunedì 28 febbraio 2011

Facebook


Il web, come si sa, ha avuto un ruolo determinante nelle rivolte scoppiate in Nordafrica nelle ultime settimane: infatti, è stato soprattutto tramite i social network che i manifestanti hanno avuto modo di organizzarsi, informarsi, far espandere il focolaio delle proteste e tenersi aggiornati sull’evolversi della situazione.Una rivoluzione mediatica (e democratica) così importante, che qualcuno, nel paese che fu di Mubarak, ha deciso di dare a sua figlia il nome “Facebook”. Alla bambina stanno attualmente giungendo felicitazioni da tutto il mondo; fra circa diciotto anni, invece, potrebbe giungerle una proposta di fidanzamento da parte di Giampiero (v. foto).

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