domenica 27 marzo 2011

Top pudency



Settimana dal 20/03 al 26/03

Settimo posto

E' accaduto a Padova: una 45enne, esasperata da pallonate e schiamazzi, ha denunciato la sua parrocchia per ben 35 volte ma è stata lei ad essere punita dal giudice, che l'ha diffidata da aver contatti con la chiesa. E, in sovrappiù, il suo parroco l'ha denunciata per stalking. I classici scherzi da prete.

Sesto posto

Accanto ai tradizionali vizi capitali si affacciano - secondo la Chiesa - nuove forme di peccato, la più deprecabile delle quali, a detta di Monsignor Gianfranco Girotti, il vescovo reggente della Penitenzieria Apostolica, è la fecondazione assistita. Forse perché è veramente un peccato assistere alla fecondazione piuttosto che parteciparvi direttamente.

Quinto posto

Il presidente venezuelano Chavez insorge contro i seni rifatti, accusandoli di essere poco socialisti (!?). Però, considerando che è da almeno un decennio che il Venezuela guida le classifiche mondiali di operazioni al seno (secondo l'associazione di chirurgia plastica si tratta di 30-40.000 interventi all'anno, su una popolazione di meno di 30 milioni di abitanti), la crociata di Chavez appare abbastanza intempestiva: troppo facile fare certe considerazioni col seno di poi!

Quarto posto

Il principe Emanuele Filiberto ha dato alle stampe il suo primo romanzo, intitolato "Mi fai star bene". E chi non lo leggerà, starà ancora meglio.

Terzo posto

Sbagliare è lecito, ma ripetere lo stesso errore per ben 25 volte è assolutamente diabolico. Il fustigatore della lingua italiana è Renzo Bossi, il figliolo prediletto di Umberto, che, tramite il suo profilo su Flickr, ha informato i suoi fans circa l'evoluzione del 14.o campionato padano di  scii (con due i). La gaffe ha subito scatenato l'ironia dei blog anti-Lega, ma siamo sicuri che nessun danno ne deriverà al Bossi jr: chi lo ha votato, continuerà comunque a restare nella sua sciia.

Secondo posto 

Monsignor Mazzella, arcivescovo di Rossano Calabro, in riferimento al recente tsunami giapponese ha dichiarato che "Le catastrofi sono talora esigenza della giustizia di Dio, della quale sono giusti castighi". E' molto probabile, peraltro, che i cittadini di Rossano Calabro abbiano pensato la stessa cosa quando se lo sono ritrovati come arcivescovo.

Primo posto

Dal Corriere.it apprendiamo che ormai si spende più per l'acqua (che dovrebbe essere un bene comune) che per il vino. E' veramente un periodo nero per la Chiesa, che, fra gli altri problemi, ora deve far fronte anche alla svalutazione del miracolo relativo alle nozze di Cana.

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