sabato 28 maggio 2011

Il Sabato sauro del villaggio - Riflessioni su quel che accade a nostra insaputa o meno



S.O.S.

In varie interviste rilasciate ai più disparati organi di stampa, il governatore della Calabria annuncia, tronfio più che mai, che anche a Roma si guarda al modello Reggio. Modello che - sempre a detta del personaggio di cui sopra - ha liberato Reggio di Calabria da tante emergenze, proiettandola direttamente nel futuro. 
Orbene, a parte qualche opera infrastrutturale (la più importante è quella che collega il Viale Calabria all'aeroporto, mentre le rimanenti sembrano - in gran parte - più fumose che pratiche), non mi riesce proprio di ravvisare - sicuramente per limiti miei - i progressi di cui siamo stati beneficiati: anzi, sento sempre più spesso parlare di gestione straordinaria e, riguardo alla politica amministrativa dell'ultimo decennio, non riesco proprio a percepire significative ricadute in termini di viabilità, mobilità urbana, igiene pubblica, manutenzione, occupazione e via dicendo. Sono io che non capisco? Qualcuno può illuminarmi?

LA STRANA COPPIA

Dovesse capitare l'occasione, non perdetevi la pièce surreale Riondino accompagna Vergassola ad incontrare Flaubert
Trama: dinanzi all’analfabetismo di ritorno, che a detta di molti affligge l’Italia, il Ministero della Cultura lancia una campagna nei teatri, affidata ad attivisti organizzati nelle minacciose Brigate Culturali, con l’obbiettivo di alzare il livello medio degli attori di cabaret, sicché un comico scelto a caso tra i più ignoranti (ossia Dario Vergassola) verrà torturato in scena e interrogato su un classico fondamentale dell'800: Madame Bovary di Flaubert. 
Constatato che poco o nulla ne sa, Dario Vergassola viene sottoposto alla pena di ascoltare la storia di Emma Bovary, che David Riondino legge e illustra, ed è costretto a commentare i passaggi cruciali della storia...
I risultati di questo strano abbinamento (Riondino/Vergassola) sono assolutamente apprezzabili sotto il profilo dello humour, tanto che ci siamo chiesti per quale motivo, invece, qui al Loreto certe associazioni potenzialmente comiche finiscano per sfociare inevitabilmente nel dramma.
Prendiamo, per esempio, il caso di due soggetti femminili che, in virtù di non si sa quale disegno, da qualche anno collaborano assieme: una, fino a pochi mesi addietro, credeva ancora di essere nata sotto un cavolo; l'altra, invece, col cavolo che ci ha mai creduto. L'una pratica (o praticava?) l'astinenza; l'altra, invece, la faceva praticare solo al suo prossimo di sesso maschile che le era poco gradito. 
Eppure da cotanta cooperazione non è sortito nulla di divertente, come era più che lecito sperare: anzi, quasi tutto quel che è stato prodotto a livello verbale, meriterebbe soltanto di essere registrato e mandato a Guantanamo per farlo ascoltare ai prigionieri e far confessare quelli più ostinati.

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1 Commenti:

Alle 28 maggio 2011 alle ore 10:47 , Anonymous Spiderman ha detto...

Ormai da tanti anni seguo le vicende reggine, con crescente mestizia, da quasi mille chilometri di distanza. E quello che mi sembra più evidente, ma che a tanti miei concittadini sfugge, è che il modello Reggio è ormai qualcosa di funzionale soltanto all'attuale governatore della Calabria e alle sue mire: mentre altrove il vento cambia o tende a cambiare, lui cerca di fare della Calabria una roccaforte del centro destra, il che costituirà sicuro titolo per entrare nelle grazie di B. e, in prospettiva, occupare anche una poltrona da ministro. Fossi al vostro posto, non avrei dubbi su chi (o contro chi) votare domani.

 

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