sabato 4 giugno 2011

Sogni sauri proibiti - Lilli Carati


Lilli, Lilli, Lilli, Lilli,
quando nella mente incombi
son trafitto dagli spilli
alla stregua d’uno zombi.

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2 Commenti:

Alle 14 settembre 2014 alle ore 16:59 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ho saputo che per pagarti la droga hai dovuto girare tre hard.Pedissequo Venditti,profeta con mosca.A me sei sempre sembrata una figliola sensata,anche in avere vent'anni di di Leo e se vogliamo dar ragione alla Parietti,solo la musica sopravvive;in caso contrario, non mi dispiacerebbe far uno scambio d'aghi,in qualche parte del mondo...

 
Alle 14 settembre 2014 alle ore 22:09 , Blogger lillo ha detto...

Curiosamente, proprio su "Il Fatto Quotidiano" di oggi c'è un'intervista a Venditti che parla anche di Lilly: precisa che, in realtà, si chiamava Patrizia e spera che sia ancora viva.
Altra strana coincidenza: in un post che ho pubblicato ieri, si parlava della finale di Miss Italia 1974, tenutasi a Reggio Calabria. Lilli Carati (che gareggiava con le sue vere generalità) arrivò seconda ma fu notata da un giurato molto particolare: si trattava del produttore cinematografico (e, beato lui, futuro marito di Zeudi Araya) Franco Cristaldi, che la introdusse nel mondo della celluloide.

 

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