giovedì 15 settembre 2011

L'editoriale



Breve preambolo alla programmazione odierna. Qualche poveretto/a che, evidentemente, è ormai a corto di munizioni cerebrali, tenta - mediante un penoso sottoutilizzo delle risorse mentali residue - di sferrare gli ultimi patetici attacchi allo scrivente, curando, in particolare, di diffondere capziose voci circa l'originalità dei contenuti di questo blog: a suo parere, infatti, il proprietario del medesimo avrebbe il dovere morale di versare consistenti royalties a Zelig e ad altre trasmissioni televisive d'intrattenimento.
Sono accuse che riteniamo gratuite, ma sicuramente meritevoli del nostro perdono e della nostra pietà, dato - soprattutto - l'acclarato disagio mentale di chi le lancia: se, infatti, costui/costei potesse vantare una condizione psichica appena sufficiente, sarebbe sicuramente in grado di realizzare che a certe idee o battute possono arrivarci contemporaneamente anche due o più persone, senza per questo copiarsi vicendevolmente. E quanto più si è affini a un certo tipo di umorismo, tanto più certe coincidenze diventano probabili. 
Comunque, giusto per essere chiari, giuro che Zelig non l'ho mai guardato (nemmeno una puntata!), ma so che si sono esibiti cabarettisti che mi piacciono e che ho avuto modo di ascoltare in altre circostanze (soprattutto via radio), quindi qualche convergenza (e non copiatura) umoristica non è assolutamente da escludere.
Anzi, a proposito di coincidenze (perché non si tratta d'altro), vi propongo la copertina sottostante con cui una nota rivista ci informa circa quello che sarà il tema portante della ottava serie di Don Matteo.


Si tratta di un argomento che, come testimonia sulla spalletta a sinistra la classifica dei nostri post più popolari di sempre, abbiamo anticipato nella serie saura cult di Don Giampiero (palesemente ispirata al Don Matteo televisivo). Se fossi in possesso delle stesse facoltà intellettive di chi mi scaglia certe accuse, cosa dovrei fare? Accusare gli autori del Don Matteo originale di avermi copiato la parodia? Ma va' là!

P.S. - Per completezza, preciso anche che:

1) Non ritengo un peccato mortale ispirarsi ad intuizioni altrui per sviluppare soluzioni diverse (ne abbiamo discusso, di recente, a proposito della causa per plagio che coinvolse Francesco De Gregori);

2) Per carità: questo blog può anche non piacere, e ci mancherebbe altro! Però tutto il lavoro di scrittura e di ricerca che c'è dietro, almeno l'onore delle armi potrebbe meritarlo.

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