Questo blog è una diretta conseguenza della L. 180/78, meglio nota come Legge Basaglia (graduale chiusura dei manicomi). Essendo uno degli scampati, posso ancora aggirarmi a piede libero sia per le strade della vita reale che per quelle del web. Il blog si propone, soprattutto, un approfondimento ironico su vicende e/o tematiche della zona Loreto Sbarre di Reggio Calabria, nel tentativo (molto difficile) di recuperare un'identità di quartiere che rischia di andare irrimediabilmente perduta.
sabato 29 ottobre 2011
Musicatastrofe
Dopo un breve periodo di assenza, il blog ospita un nuovo esclusivo intervento del Dott. Don Diego de Las Vegas (v. foto sopra), il più grande psicologo del Nevada, massimo esperto mondiale in archetipi musicali immanenti. Egli utilizza canzoni italiane sconosciute ai più (e, anzi, generalmente note soltanto a lui) per spiegare i drammi inconsci che condizionano l'agire sociale dei più famosi personaggi del Loreto. Oggi viene preso in esame un caso clinico che, da anni, si trascina sempre più stancamente, ossia quello di Massimo (v. foto sottostante), ormai incapace di intendere (e soprattutto di volere) la differenza fra sesso e amore.
A parere del nostro esperto, il dramma di Massimo è mirabilmente sintetizzato nella canzone di cui al video seguente, seria candidata alla vittoria finale dell'attuale edizione della Coppa Rimetti (chi segue Il ruggito del coniglio sa bene a cosa mi riferisco). Il pezzo è eseguito da tale Stefano Steve Martin e si intitola Io sotto tu sopra.
Ma quanti siete a struggervi ancora per questa canzone, a oltre due anni di distanza dalla iniqua estromissione dalla singolare gara canora? Direi che non ne vale la pena, perché, piaccia o meno, è una canzone che ha lasciato il segno, a differenza di quella vincente (che, personalmente, non ricordo nemmeno quale fosse).
2 Commenti:
A Coppa Rimetti nun vale cchiù niente, pecché aveva a vincere DAMME O' CANE!!!!!
O' munno è n'ingiustizia, ma complimenti ppe o' blog!
Ma quanti siete a struggervi ancora per questa canzone, a oltre due anni di distanza dalla iniqua estromissione dalla singolare gara canora? Direi che non ne vale la pena, perché, piaccia o meno, è una canzone che ha lasciato il segno, a differenza di quella vincente (che, personalmente, non ricordo nemmeno quale fosse).
Grazie per i complimenti.
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