Ciao, Maurizio
Ci sono avvenimenti che lasciano tanto più attoniti
quanto più sono lontani dal normale svolgimento della vita, e non c’è dubbio
che l’inaspettata e prematura scomparsa di Maurizio abbia innescato, in
chiunque lo conoscesse, un trauma che non sarà sicuramente riassorbibile in
tempi brevi. Impossibile pensarlo in un’altra dimensione; impossibile pensare
che la sua poderosa mole non solcherà più il sagrato del Loreto; impossibile
pensarlo non seduto sui gradini della chiesa con la piccola Giada che lo scala
come fosse un orso di peluche gigante; impossibile non pensarlo nelle sue
improbabili vesti di paraninfo, quando tentava di creare le condizioni per la
sistemazione sentimentale di qualche solitaria anima del luogo; impossibile non
pensare ai suoi proverbiali commiati, quando diceva: “Vi salutai” e, invece, si
fermava in piazza almeno per un’altra mezzora, abbandonandosi all’aneddotica
più varia; impossibile – soprattutto - non pensare alla sua generosità nel
donare il tempo (la cosa più preziosa che la vita ci concede) a chiunque gliene
facesse richiesta. Impossibile non pensare alla nostra incapacità – nonostante l’impegno
– di contraccambiarlo nella misura che avrebbe meritato.
Ciao, Maurizio.
Tutti i nostri lettori della prima ora sanno bene quanto questo blog sia Controcorrente (come la nostra più florida etichetta) e lo sarà anche in questa tristissima circostanza: se la tradizione vuole che lo spettacolo continui sempre e comunque, noi invece ci fermeremo per tutta la prossima settimana, durante la quale, anziché editare post, dedicheremo i nostri pensieri e le nostre preghiere a Maurizio e ai suoi familiari.
Etichette: Attualità
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