domenica 2 dicembre 2012

Ciao, Maurizio


Ci sono avvenimenti che lasciano tanto più attoniti quanto più sono lontani dal normale svolgimento della vita, e non c’è dubbio che l’inaspettata e prematura scomparsa di Maurizio abbia innescato, in chiunque lo conoscesse, un trauma che non sarà sicuramente riassorbibile in tempi brevi. Impossibile pensarlo in un’altra dimensione; impossibile pensare che la sua poderosa mole non solcherà più il sagrato del Loreto; impossibile pensarlo non seduto sui gradini della chiesa con la piccola Giada che lo scala come fosse un orso di peluche gigante; impossibile non pensarlo nelle sue improbabili vesti di paraninfo, quando tentava di creare le condizioni per la sistemazione sentimentale di qualche solitaria anima del luogo; impossibile non pensare ai suoi proverbiali commiati, quando diceva: “Vi salutai” e, invece, si fermava in piazza almeno per un’altra mezzora, abbandonandosi all’aneddotica più varia; impossibile – soprattutto - non pensare alla sua generosità nel donare il tempo (la cosa più preziosa che la vita ci concede) a chiunque gliene facesse richiesta. Impossibile non pensare alla nostra incapacità – nonostante l’impegno – di contraccambiarlo nella misura che avrebbe meritato.

Ciao, Maurizio.


Tutti i nostri lettori della prima ora sanno bene quanto questo blog sia Controcorrente (come la nostra più florida etichetta) e lo sarà anche in questa tristissima circostanza: se la tradizione vuole che lo spettacolo continui sempre e comunque, noi invece ci fermeremo per tutta la prossima settimana, durante la quale, anziché editare post, dedicheremo i nostri pensieri e le nostre preghiere a Maurizio e ai suoi familiari.


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