Buon anno
Si conclude l'anno corrente e, come da tradizione, ecco la nostra modesta verseggiatura per scambiarci gli auguri di rito con gli aficionados. Peraltro, al momento in cui editiamo questo post, abbiamo buoni motivi per ritenere che, già entro la fine del 2013, questo piccolo blog supererà le 60.000 visualizzazioni, cifra assolutamente ragguardevole, anche se ci pesa un po' il fatto che, a concorrere al tondo numero, abbiano contribuito anche utenti verso i quali non nutriamo grandi simpatie. Comunque fra poche ore scoccherà l'anno nuovo e, pertanto, auguri anche a loro.
Se ne va il 2013
cogli stralci suoi epicedici:
Letta dice che le tasse
sono adesso un po' più basse
e l'IMU sulla prima casa
è oramai tabula rasa,
ma in realtà è una pantomima
per non spiegare come
per non spiegare come
l'erario incassa più di prima
se alle imposte cambia nome;
e la casta che è composta
da troppi primi inter pares
ha pure la faccia tosta
di infierire con la TARES,
rastrellando altre risorse
che s'involano fuggiasche
per accrescer (senza forse)
sempre le solite tasche;
c'è la crisi dei consumi
ma anche quella dei valori,
che contamina i costumi
ed il buono che è nei cuori,
diventati pura scorza,
quasi privi della forza
che ci potrebbe anche salvare:
quella di sapere amare.
Qui spirano freddi venti nordici,
comunque buon 2014.
se alle imposte cambia nome;
e la casta che è composta
da troppi primi inter pares
ha pure la faccia tosta
di infierire con la TARES,
rastrellando altre risorse
che s'involano fuggiasche
per accrescer (senza forse)
sempre le solite tasche;
c'è la crisi dei consumi
ma anche quella dei valori,
che contamina i costumi
ed il buono che è nei cuori,
diventati pura scorza,
quasi privi della forza
che ci potrebbe anche salvare:
quella di sapere amare.
Qui spirano freddi venti nordici,
comunque buon 2014.
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