Ricordando...
Vent'anni esatti or sono, Moana Pozzi abbandonava prematuramente la nostra realtà dimensionale, trasmigrando, unitamente alle sue trasgressive vocazioni, verso lidi intangibili ai viventi e causando sincero dispiacere in chiunque ne avesse apprezzato le doti estetiche e/o intellettive. Ancora memori dei suoi occhioni, imploranti un aiuto che si è sempre rifiutata di ricevere, la ricordiamo adattando, per l'occasione, un breve monologo provocatorio e - a nostro parere - molto intelligente di Saverio Raimondo, più che mai consapevoli che la figura di Moana Pozzi, per quanto legittimamente discutibile, varrà sempre molto più di quella di tanti personaggi che occupano inutilmente la nostra attualità.
Gli jiahdisti reclutano potenziali terroristi in rete e, per convincere i giovani a convertirsi al terrorismo islamico, usano video in HD, twittano in otto lingue, parlano un perfetto inglese, usano Instagram e perfino Whatsapp, stanno su Facebook, sono digitalizzati e sanno usare al meglio le nuove tecnologie. Cosa può fare l’Occidente per ostacolare sul web il terrorismo? Stavolta non basterà una semplice secchiata di acqua ghiacciata! Per fermare il terrorismo online, c’è una sola possibilità: il porno! Il porno, infatti, da sempre attrae milioni di persone e le tiene incollate al computer per ore. La pornografia è l’unico strumento valido che ha l’Occidente per contrastare la Jihad sul web. Voglio dire: ma voi, fra il video di uno a cui tolgono la testa e il video di una Moana Pozzi a cui tolgono le mutande, cosa scegliereste di guardare? Fra un sito di incontri di jiahdisti e un sito di incontri fra Moana Pozzi e appassionati amanti, a quale vi iscrivereste? Fra una fotogallery di un califfo amante delle armi e quella di una Moana Pozzi che indossa capi intimi, su quale scegliereste di cliccare? Su, non siamo ipocriti: la pornografia può tenere i nostri giovani lontani dalla Jihad. E allora largo alla pornografia sul web: fate il porno, non fate la guerra!
(Saverio Raimondo)
Etichette: Attualità
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