mercoledì 31 dicembre 2014

Buon 2015


Mentre l'ISTAT alza gli indici,
giunge già il 2015
e non c'è chi non ravvisi
la continuità di crisi:
crisi delle ideologie, dei valori, dei mercati,
crisi delle religioni e crisi di risultati,
crisi di cinema e teatro, crisi delle vocazioni,
crisi delle trattative e crisi delle esportazioni,
crisi del dollaro e dell'euro, crisi internazionali,
crisi collettive nonché individuali,
crisi cardiache, nervose ed epilettiche,
crisi rigide ed eclettiche,
crisi sindacali, crisi di astinenza
e, quando capita, crisi di coscienza
che soffochiamo spesso in quei silenzi
vani come la politica di Renzi.
Gli anni nuovi son depositi
che riempiamo di propositi
destinati a crisi certa
se poi non si sta in allerta:
che la nuova annata sia magnanima
e ci renda un po' di anima.

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