Fumetti
Nella settimana appena trascorsa, i fumetti (progressivamente in calo quanto le altre possibili letture su supporto cartaceo, giacché il tempo libero è sempre più ipotecato ai social network) sono ritornati moderatamente alla ribalta tramite svariate mostre, soprattutto la semi-fastosa Romics ove sono accorsi oltre 200.000 visitatori. I mass media hanno riservato discreto spazio a quest'ultimo evento ma, personalmente, pur essendo grandi estimatori del mondo imperniato sulle nuvolette, ci hanno fatto un po' senso le dichiarazioni rilasciate da lettori ultracinquantenni che ancora sognano di lanciare l'alabarda spaziale o di essere punti da un ragno radioattivo o di essere investiti da prodigiosi raggi cosmici per prendersi tutte le possibili rivincite sulla società.
Il nostro sogno, molto più modesto, è quello di avere a disposizione per qualche giorno il gangarone Flip (v. foto), l'animaletto domestico di Eta Beta, ma soltanto quando è affetto da zizzosi, una singolare malattia che obbliga alla verità chiunque si trovi nelle sue vicinanze: forse, fra chi legge, qualcuno ricorderà l'esilarante storia, datata 1948 e intitolata Topolino e lo strano potere di Flip, in cui, al solo passaggio dell'animaletto, certi impiegati mandavano al diavolo i superiori con i quali erano stati interessatamente ossequiosi fino a un istante prima, le finte bionde ritornavano a essere brune e i politici impegnati nei comizi garantivano che le loro promesse erano soltanto frottole.
Con un animaletto del genere, potremmo trascorrere qualche ora di puro divertimento semplicemente scagliandolo contro certi agglomerati umani tipici del territorio reggino: per esempio, in mezzo a quei gruppetti di donne che si fanno continuamente reciproci complimenti e rinfacciano a tutti i maschi la sincerità della muliebre amicizia rispetto ai rapporti sociali costruiti dagli uomini; oppure dinanzi a quelle donne che, in qualsiasi contingenza, rivendicano con orgoglio di essere single per loro scelta; o, ancora, ponendolo nelle vicinanze di certi nostri coetanei che, tutt'oggi, si vantano di non aver mai pulito cessi e/o rifatto brande ai nonni durante la naja; oppure dinanzi ai tanti sbruffoni che sostengono di aver scandagliato le più belle donne della città; o, ancora, di fronte a un paio di soggetti insospettabili che, in una serata di metà Luglio 1985, erano parte integrante di una cospicua folla reduce da un concerto tenuto da Nino D'Angelo presso lo stadio comunale e tutt'oggi giurano sull'onore delle loro povere madri di non esserne mai stati spettatori e di aver soltanto consumato un gelato presso una limitrofa sorbetteria. Per non parlare degli effetti esilaranti che si scatenerebbero introducendo il piccolo Flip nella parrocchia del Loreto (sempre in Reggio di Calabria) mentre è in corso il consiglio parrocchiale o durante una delle inespressive rappresentazioni teatrali allestite da una presunta artista del luogo e relativa cricca, usi ormai a raccogliere soltanto stanchi applausi di circostanza.
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