venerdì 4 febbraio 2011

Convergenze artistiche


Nella giornata di ieri il proprietario di questo blog (v. foto) si è appena permesso di esprimere il proprio scetticismo circa la possibilità che fra uomo e donna possa sorgere un vero rapporto d'amicizia, ritenendo che, a suo personalissimo parere, fra persone di sesso opposto può esservi soltanto qualcosa di più o qualcosa di meno, che subito è pervenuto qualche commento molto critico. Anzi ve n'era uno in particolare che sembrava estrapolato da una di quelle trasmissioni movimentate dal pubblico litigioso. Calma, amici (e amiche) sauri: era soltanto un'opinione e non c'è alcun bisogno di costruirci sopra battaglie verbali sicuramente più degne di certi salotti televisivi. Sappiate, tuttavia, che non sono il solo ad avvalorare questa tesi e lo testimonia il video che segue, estratto da YouTube: l'esecutore del pezzo è l'emergente cantautore greco (o presunto tale) Demetrios Parakulis, che ha fatto dell'onestà intellettuale il fulcro del proprio sirtaki.

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2 Commenti:

Alle 5 febbraio 2011 alle ore 16:36 , Anonymous Anonimo ha detto...

Suppongo che i commenti critici siano pervenuti prevalentemente o esclusivamente da lettrici e su questo argomento si potrebbe fare un trattato ma non è questa la sede; vorrei solo fare qualche annotazione a beneficio (?) dei maschietti, sauri e non, e di informazione alle criticanti.
Quella dell' "amico del cuore" di una donna è il ruolo più difficile nel rapporto fra i due sessi: si cammina sempre sul filo del rasoio e si ha molto da perdere e poco da guadagnare (la cosa è invertita dall'altra parte). Tutti almeno una volta nella vita siamo caduti in questa trappola e chi ha un po' di esperienza sa di e come evitarla, per cui in bocca al Sauro a tutti e soprattutto attenti a chi vi dice che siete come un fratello: le uniche sorelle che abbiamo sono le figlie dei nostri genitori.
der kommissar

 
Alle 5 febbraio 2011 alle ore 17:45 , Blogger lillo ha detto...

Grazie per la solidarietà e complimenti per la capacità di sintesi: il sottoscritto, per esprimere analogo concetto, avrebbe impiegato un numero di righe almeno doppio.

Casualità: giusto ieri sera, mentre seguo la partita della Reggina, mi arriva una telefonata da parte di una signorina (ammesso che tale termine sia idoneo per indicare anche le ultraquarantenni), la quale non ha alcuna richiesta particolare da farmi, ma si sdilinquisce in una serie di complimenti atti a valorizzare la mia persona per le attenzioni umane che le porgo quasi quotidianamente, a differenza di altri soggetti che ella è solita frequentare.
In quel momento, però, questo tipo di telefonata mi imbarazza un pochino, anche perché sto seguendo la partita assieme a mio padre; e allora le chiedo se, eventualmente, possiamo riprendere il discorso la mattina seguente. Mi risponde che non le è possibile perché è impegnata: uno dei soggetti che non le riservano le mie stesse attenzioni umane l'ha invitata, insieme ad altri amici, nella sua casa di montagna per un ritrovo conviviale.
Meditate, sauri, meditate...

 

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