Il Sabato sauro del villaggio - Riflessioni su quel che ci accade a nostra insaputa o meno
E' trascorsa la prima settimana dall'insediamento del nuovo parroco del Loreto, ma - personalmente - non ci è ancora possibile valutare la ricaduta sull'ambiente.
Di sicuro, siamo testimoni di un paio di fatti oggettivi che non riteniamo granché incoraggianti. Nell'ordine:
1) La piazza riaccoglie quotidianamente sul proprio sagrato alcuni soggetti che - nonostante le responsabilità discendenti dal loro ruolo associazionistico - si erano resi poco meno che latitanti durante la precedente gestione clericale. Se il loro ritrovato entusiasmo ci fa pensare a qualche tentativo di condizionamento, facciamo peccato?
2) Gli stessi soggetti di cui al punto 1, si preoccupano di conoscere quale sia il parere sul novello parroco da parte di quei personaggi stanziali della piazza che, in virtù di un loro (vero o presunto) carisma, potrebbero fare opinione. All'uopo è stato interpellato (si ritiene per altrui sopravvalutazione) anche il sottoscritto, cui è stato posto un ultimatum di tre settimane per manifestare una precisa idea circa il nuovo titolare della parrocchia. E se non mi pronuncerò, cosa mi faranno? Mi cederanno all'uomo nero perché mi trattenga un mese intero?
Comunque, di questi tempi, è meglio non chiedermi opinioni né pronostici: non ne sto imbroccando una ch'è una e, a quanto mi dicono, rischio anche di perdere una scommessa la cui posta in palio è nientemeno che la chiusura del blog (e qualche lettore non dichiarato ha subito provveduto a ricordarmelo con un commento anonimo).
Si tenga presente, tuttavia, che un'eventuale soppressione del blog potrebbe anche coincidere con un'avventura in rete di più ampio respiro, ossia quel Sauro Social Club cui accennai qualche post addietro. Per la serie: l'erba cattiva non muore mai...
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