lunedì 3 ottobre 2011

Saurospia



Un'educatrice di Azione Cattolica del Loreto, per troppi anni indebitamente considerata come una colonna portante della parrocchia, ha ufficiosamente annunciato il suo temporaneo (ma in tanti sperano definitivo) addio all'attività associazionistica: incombono impegni di studio e di vita (fiori d'arancio?). Premesso che auguriamo sinceramente le migliori sorti sia a lei che alla sua amara metà, ci permettiamo soltanto una minima obiezione alle considerazioni da ella rilasciate a margine del suo informale congedo: avrebbe detto (ma la fonte è affidabilissima) che le dispiace allentare gli impegni con la parrocchia da cui è stata lanciata (non sufficientemente lontano, purtroppo) e che pian piano la piazza dovrà abituarsi a considerarla come un fantasma. Tale processo, in realtà, non richiederà molto tempo: buona parte della parrocchia, infatti, riteneva già che la sua presenza fosse inquietante quanto quella di un fantasma.

Un'altra educatrice, invece, ha manifestato l'intenzione di essere spostata ad altro gruppo, motivando la sua richiesta col fatto che gli educatori devono girare. Il che conferma, se mai ce ne fosse bisogno, come il Loreto rimanga - storicamente parlando - una patetica controfigura del potere dominante: mentre ai piani alti gira la patonza, qui girano gli educatori.
    

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